Coronavirus, contagi record in corsia. Oppi: “Solinas e Nieddu diano risposte”

Giorgio Oppi rompe gli indugi. Il decano del Consiglio regionale, leader dell’Udc sarda, nella maggioranza di centrodestra è il primo a intervenire sui contagi record negli ospedali dell’Isola. Un’emergenza cominciata a Nuoro una decina di giorni fa, poi la catena di test positivi al Santissima Annunziata di Sassari e adesso c’è un nuovo caso a Cagliari, al Brotzu, dopo il primo delle scorse settimane al Santissima Trinità. Oppi lancia un appello al presidente della Regione, Christian Solinas, e all’assessore alla Sanità, Mario Nieddu, perché “medici, infermierio e operatori socio-sanitari non possono continuare a lavorare senza i dispositivi di protezione individuale”. Dalle mascherine ai calzari. Un’attrezzatura che le strutture samnitarie della Sardegna avrebbero dovuto dare al personale già da tempo. Invece non è successo. Eppure il primo caso di coronavirus è del 2 marzo scorso. Nel frattempo quel paziente, l’imprenditore Carlo Tivinio, è anche morto.

Oppi dice: “Non è accettabile che il personale medico e paramedico continui a lavorare senza le protezioni adeguate, quando siamo in piena emergenza. La Regione deve dare una risposta immediata, spiegando innanzitutto dove sono questi dispositivi, la cui disdponibilità è obbligatoria per legge, e come bisogna recuperarli. Non c’è più tempo da perdere, l’epidemia non aspetta le lentezze delle omissioni e men che meno i ritardi. La mancanza dei dispositivi di protezione individuale è un fatto gravissimo, che potrà avere anche risvolti penali. E di certo dimostra il fatto che nei posti di comando bisogna scegliere persone adeguate al ruolo”.

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