Ossessioni di fine legislatura

Alla fine sempre là si torna: via Santa Gilla, Cagliari. La Regione stanzia milioni di euro per affittare nuovi uffici, ed ecco gli immobili dell’editore de l’Unione sarda

Lo scorso aprile la giunta Cappellacci decise di incrementare notevolmente i costi per l’affitto di nuovi immobili: da 4,2 a 6,2 milioni di euro annui per il triennio 2013/2015. In totale, poco meno di 19 milioni. E nessuno, nemmeno in consiglio regionale, aveva idea del perché. A distanza di quattro mesi, a chiudere il cerchio è la delibera 33/59 dell’8 agosto scorso: gli assessorati all’Agricoltura e al Lavoro dovranno trovarsi casa. La sede del primo, in via Roma, andrà alla Corte dei conti (nel senso che ne ospiterà gli uffici), mentre il palazzo che oggi ospita l’assessorato guidato da Mariano Contu, in via XXVIII febbraio, sarà messo in vendita.

E dove finiranno i circa 400 dipendenti? Saranno ‘ospitati’ da un privato in zona viale Trieste/via Santa Gilla. Le sedi papabili saranno individuate, entro i primi di ottobre e dopo opportuna ricognizione, dall’assessorato agli Enti locali. Non si parla certo di quattro stanzette. E le caratteristiche richieste, anche in relazione alla zona, non lasciano dubbi: si tratta di una ricognizione-fotocopia di quella che pochi mesi fa ha portato al trasferimento degli uffici di SardegnaIt dalla sede di via San Simone (padrone di casa: Sergio Zuncheddu, costo annuo 1,1 milioni) ai nuovi locali di viale dei Giornalisti (padrone di casa: Sergio Zuncheddu, costo annuo 900mila euro). E anche per gli assessorati all’Agricoltura e al Lavoro la “soluzione Zuncheddu” è la più probabile. Per un semplice motivo: lungo l’asse viale Trieste/via Santa Gilla non risultano altri stabili in grado di soddisfare le richieste della Regione. E dunque, la scelta appare pressoché obbligata.

La giunta però si spinge ben oltre il ‘semplice’ affitto e inserisce in delibera anche una precisa disposizione: dà mandato agli uffici di firmare un contratto che “eventualmente” preveda la “formula della locazione con patto di futuro riscatto”. Tradotto: non esclude – e anzi pare suggerirlo – l’acquisto definitivo dei locali che ospiteranno i due assessorati.

Un’ossessione lunga dieci anni. La storia è nota: poco prima di salutare definitivamente villa Devoto, nel 2004 l’allora presidente della giunta Italo Masala firmò una delibera che accordava il via libera al trasferimento degli uffici regionali nelle erigende torri di Santa Gilla di Sergio Zuncheddu. A bloccare tutto fu Renato Soru, a riportare in auge la soluzione Zuncheddu ci pensò Cappellacci. E in varie occasioni. Sulle prime l’opposizione fece il suo dovere e in un paio di occasioni il progetto naufragò. Fino all’operazione SardegnaIt: non che la cosa non fosse stata ampiamente segnalata (da Sardegna24). Semplicemente, i consiglieri di centrosinistra erano distratti. E il risultato s’è visto.

Ite Novas? Il passaggio di denaro dalle casse della Regione a quelle del gruppo Zuncheddu non si limita certo al versante immobiliare. Basta citare il caso ‘Novas’, ribattezzato ‘Tg Ugo’: trenta minuti settimanali dedicati all’esaltazione della giunta Cappellacci, pagati coi soldi dei contribuenti. Per un costo totale, tra realizzazione delle trasmissioni (in capo a Tcs, che ha proposto il progetto) e messa in onda (Tcs e Videolina comprese) di circa un milione di euro tra il 2009 e il 2013.

Pablo Sole

sole@ardiniapost.it

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