ARCHIVIO. Uffici regionali, via al trasloco: Sardegna It nei palazzi di Sergio Zuncheddu

Giubilo incontenibile tra i 150 dipendenti di Sardegna It, società in house della Regione, che a breve si trasferiranno nella nuova sede cagliaritana di viale dei Giornalisti: tra un turno e l’altro basteranno pochi passi per toccare il cielo con un dito nel Planetarium dell’Unione Sarda. Niente di strano, visto che l’indirizzo in questione corrisponde al centro direzionale costruito dall’imprenditore ed editore Sergio Zuncheddu a due passi dallo stagno di Santa Gilla, già sede di Videolina, Radiolina e L’Unione sarda. Senza dimenticare il  Planetarium, appunto, diversi locali commerciali e pure il cinema multisala dell’Uci, a pochi metri dall’ingresso della nuova sede.

Va dunque in porto un progetto caro al centrodestra da oltre dieci anni: il primo governatore a caldeggiare il trasferimento di alcuni uffici regionali nei palazzi di Zuncheddu era stato Italo Masala, che in giunta aveva portato Ugo Cappellacci al Bilancio. Il progetto era però sfumato con l’arrivo in viale Trento di Renato Soru, che aveva stracciato la delibera firmata Masala.

Uscito di scena Soru, è toccato a Cappellacci riprendere le redini delle trattative. E infine firmare il contratto che lega Sardegna It a Sergio Zuncheddu per almeno due anni a partire dalle prossime settimane. Niente di strano, viste le caratteristiche dell’immobile elencate nell’avviso per “l’individuazione della nuova sede della società. A fare punteggio, una serie di condizioni molto  precise: superficie di almeno 2.200 metri quadri (e in effetti tra uffici, bagni e locali tecnici la nuova sede si estende per 2.330 metri quadri), immobile nuovissimo, parcheggi privati, punti ristoro, aeroporto nelle vicinanze. Si parla poi non solo di affitto, ma anche di un eventuale acquisto in leasing, fatto salvo il diritto di prelazione.

Il costo per i contribuenti? Mistero, anche se fonti non ufficiali parlano di una cifra importante, che per i due anni di locazione arriverebbe a sei zeri. D’altronde, sul versante vendita, gli uffici di piazza Santa Gilla viaggiano sui 3.000 euro a metro quadro. Ai costi di locazione vanno poi aggiunte le spese che la Regione dovrà sostenere per onorare l’appalto per la pulizia dei nuovi uffici, in via di aggiudicazione, con una base d’asta pari a 240mila euro a biennio. Con l’Iva, si arriva a poco meno di 300mila euro.

E curiosamente è proprio la pubblicazione dei documenti relativi all’appalto per le pulizie, sul sito istituzionale di Sardegna It, a chiarire come stanno le cose. È, infatti, solo da queste carte che si viene a sapere del trasferimento degli uffici dall’attuale sede di via San Simone al complesso di Piazza l’Unione sarda. Inutile, al contrario, cercare sul sito il nome del locatore: l’avviso di aggiudicazione non è stato pubblicato. Di più: secondo le informazioni pubblicate sul sito istituzionale di Sardegna It, la procedura per l’individuazione della nuova sede – l’unica rintracciabile – sarebbe ancora “in svolgimento”. Quindi l’esito della gara non è stato ancora reso noto. Anche se le buste con le offerte sarebbero state aperte e valutate, sempre secondo quanto si apprende dal sito, oltre un anno fa. Inoltre, tra le sedi ufficiali indicate sul sito, a partire da via San Simone passando per via Posada, viale dei Giornalisti non compare, probabilmente perché il trasloco non è stato ancora avviato.

Una situazione grottesca e paradossale: da un lato, sulla carta, la nuova sede non esiste, però si cerca il personale per tirarla a lucido. Basta leggere il disciplinare di gara sulla: “Procedura aperta per l’affidamento del servizio di pulizia della sede di Sardegna IT di Cagliari, Via Santa Gilla – Viale dei Giornalisti 6, “Edificio E”, per una durata di 24 mesi”, recita il documento.

Eppure Sergio Zuncheddu, quando nel febbraio del 2010 cominciarono a girare le voci su presunte trattative con la Regione per l’affitto o l’acquisto degli uffici in fase di realizzazione a Santa Gilla, aveva tenuto a precisare che era tutto falso. Per la precisione, come riportò in una nota ufficiale, l’imprenditore burcerese affermò che le notizie in merito “sono false, non essendo in corso (e non essendoci mai stata) alcuna trattativa privata di siffatto genere; il ripetersi di tali infondate e false notizie – si legge ancora nella nota – configura una campagna di stampa gravemente denigratoria e lesiva delle ragioni e dell’immagine stessa del Gruppo ImmobiliarEuropea, della relativa Azienda e del suo organo amministrativo”. Nel giro di due anni, le cose devono essere cambiate.

Ad avallare l’operazione sono stati, su placet della giunta, i vertici di Sardegna It. A partire dal geometra Franco Magi, consigliere comunale a Capoterra in quota Psd’Az, ritenuto politicamente vicinissimo a Christian Solinas, nominato da Ugo Cappellacci presidente della società che si occupa – è bene ricordarlo – di “individuare e realizzare soluzioni informatiche idonee a rendere competitivo e performante il Sistema informativo regionale”. Si prosegue poi con l’amministratore delegato, Marcello Barone, uomo fidato di Ugo  Cappellacci così come il consigliere del CdA Natale Ditel, che il governatore ha confermato pochi giorni fa alla guida, in qualità di commissario, del Cacip, il Consorzio industriale dell’area cagliaritana.

Pablo Sole

sole@sardiniapost.it

 

 

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