Nuova Giunta, trattativa senza novità. L’obiettivo è la chiusura entro martedì

Non c’è alcuna novità sulla trattativa per completare la squadra di governo, dopo l’esordio della ‘Giunta mini‘ una settimana fa in Consiglio regionale. Ieri non si sono registrati contatti ufficiali tra Christian Solinas e i partiti alleati. Oggi succederà lo stesso, visto che il governatore è impegnato a Roma in un vertice sui trasporti con il ministro Danilo Toninelli.

La partita sull’Esecutivo è ferma alle sette deleghe che Solinas ha tenuto per sé giovedì scorso. Ma di queste ce ne sono quattro praticamente assegnate, sebbene non formalizzate. In testa l’Agricoltura che spetterà alla Lega con Daria Inzaina, allevatrice di Calangianus. Sicuri anche i Lavori pubblici ai Riformatori, malgrado i liberal democratici non abbiano sciolto le riserve sull’ingresso in Giunta. La ragione è legata all’accordo di sabato scorso siglato a Villa Devoto e che ai Riformatori assegnava due assessorati (leggi qui). Martedì, invece, la decisione di Solinas di accontentare i ‘piccolini’ togliendo una casella ai liberal democratici (qui le motivazioni). Nel caso in cui venga accettata una sola casella nell’Esecutivo, il partito dovrebbe indicare Pietrino Fois, il coordinatore regionale.

Non ci dovrebbero essere problemi nemmeno per Quirico Sanna, avvocato sardista, gallurese di Monti, che è destinato all’Urbanistica. Una materia, questa, diventata chiave già nella prima fase di governo, visto l’annuncio di Solinas. Martedì scorso, dopo l’elezione del leghista Michele Pais alla presidenza del Consiglio, Solinas ha incontrato i giornalisti e spiegato che “la revisione del Ppr è una priorità di questa maggioranza“.

Fino a ieri sembravano non esserci problemi nemmeno per Andrea Biancareddu alla Pubblica istruzione e alla Cultura, in quota Udc. Invece la delega potrebbe non essere definitiva, anche se Giorgio Oppi, il grande capo dello scudo crociato, continuerà a difendere la rivendicazione sino in fondo.

Gli assessorati su cui la trattativa è sostanzialmente arenata sono soprattutto tre: gli Affari generali, i Trasporti e l’Industria. Uno di questi spetta con certezza alla Lega. Ma a questo punto non si sa bene quale, anche se la prima delle tre deleghe è la più probabile in quota Carroccio. Restano Trasporti e Industria, a questo punto per Sardegna 20venti e i ‘piccolini’ (se la spunteranno rispetto ai Riformatori).

Quanto a Sardegna 20venti, il problema è noto: Pietro Moro e Domenico Gallus hanno messo in minoranza Stefano Tunis, il fondatore della civica, che passerà al gruppo Misto, non appena in Aula saranno  formalizzate le diverse rappresentanze politiche. Sardegna 20venti ha l’obbligo di indicare una donna e Tunis ha fatto il nome dell’avvocatessa Federica Angius. Moro e Gallus, invece, pare abbiano indicato una docente universitaria di Sassari. Ma l’identità non si conosce.

Proprio Moro, contattato da Sardinia Post, si milita a una dichiarazione squisitamente politica. E dice: “Come eletto della lista Venti20, sono lieto di sostenere il progetto politico di Christian Solinas che propone un’azione di governo forte e determinata per la crescita e lo sviluppo dell’Isola”. Moro dà per certo che la civica “parteciperà alla Giunta, come ha chiesto dal governatore, in base alle deleghe disponibili”. Dalle parole del consigliere si ricava comunque la maretta nel centrodestra. E infatti Moro sottolinea ancora: “Da parte nostra piena collaborazione e fiducia nel lavoro del presidente che ha già iniziato un’azione concreta affrontando di petto le vertenze più urgenti e più sentite, prima fra tutte quella relativa alla continuità territoriale”.

Sul fronte dei ‘piccolini’, ovvero Sardegna civica e Fortza Paris, non filtrano ugualmente novità: anche i due partiti, a cui potrebbe essere assegnato un assessorato in condominio con staffetta a metà legislatura, non hanno ufficializzato liste di papabili. Ma è chiaro che l’obbligo di indicare una donna rappresenta un problema.

La prossima seduta del Consiglio regionale è fissata per martedì: Pais deve formare l’ufficio di presidenza. L’esordio della Giunta al completo è atteso in quella occasione. Ma da come sta avanzando la trattativa, non si coglie urgenza nel centrodestra. Anche perché con Solinas sesto assessore, oltre che governatore, l’Esecutivo è pienamente in carica. E questo, dal lato di Solinas, non sta complicando l’attività amministrativa. Il problema è unicamente politico. Sotto il profilo operativo deliberare con pochi assessori è persino più facile.

Al. Car.
(@alessacart on Twitter)

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