“Rettore assegna il posto prima della fine esami”. Altro concorso sospetto a Sassari

Alessandra Carta

di Alessandra Carta

C’è un terzo concorso sospetto all’Università di Sassari. E anche stavolta tutto è finito sul tavolo della ministra Maria Cristina Messa, per via della nuova interrogazione parlamentare presentata dalla senatrice Paola Corrado. Sardinia Post ha cercato tutti i documenti della procedura per comprovare i rilievi contenuti nel documento di Palazzo Madama, tra cui il fatto che il rettore Gavino Mariotti ha firmato il decreto di assegnazione del posto in concorso con un giorno di anticipo rispetto alla chiusura del verbale da parte della commissione giudicatrice, come evidenziato dalla Corrado.

Il bando in questione era stato pubblicato dal rettore Mariotti il 12 ottobre 2021 e conteneva l’assegnazione di tre cattedre come docente di prima fascia, ovvero da professore ordinario, il vertice della carriera accademica. Sotto la lente parlamentare è finita “la chiamata nel settore disciplinare “Archeologia cristiana e medievale“, indicata col codice L-Ant/08. Sede di lavoro: il Dipartimento di Storia, Scienze dell’uomo e della Formazione”.

Il primo rilievo mossa dalla senatrice è che l’assegnazione del posto di prima fascia in Archeologia cristiana e medievale è stata bandita con la procedura dell’ex articolo 24 della legge 240/2010, ovvero la valutazione interna del candidato, senza concorso nazionale aperto anche ai docenti stranieri. Mariotti ha ritenuto che questa fosse la strada migliore, malgrado il richiamo dell’Anac, l’Autorità nazionale dell’anti-corruzione che lo scorso marzo, proprio a seguito dei diversi casi di procedure sospette nelle università italiane, tra cui quella di Sassari, ha invitato i rettori a utilizzare l’ex articolo 24 solo in casi eccezionali. Tant’è: Paolo Mario Pellizzaro, il responsabile di ateneo della trasparenza, aveva a sua volta mandato una nota “a codeste strutture dipartimentali” ricordando di aver già “evidenziato” la necessità di una “motivazione rafforzata” quando si ricorre all’ex articolo 24.

A Sassari è successo che per quel posto da ordinario in Archeologia cristiana e medioevale ha partecipato un solo professore, Pier Giorgio Ignazio Spanu, che il rettore Mariotti ha dichiarato vincitore del concorso col decreto 4905 del 21 dicembre 2021. Ma la commissione giudicatrice ha chiuso il verbale di valutazione il giorno successivo, il 22 dicembre, come risulta dagli stralci dei documenti che pubblichiamo sotto.

La commissione era composta da tre professori ordinari: Marco Milanese, Università di Sassari, scelto poi come presidente; Rossana Martorelli (Cagliari); Alessandra Molinari (Tor Vergata di Roma). Nel verbale che assegna la vittoria del concorso al professor Spanu è scritto che “la seduta è tolta alle 11.45 del 22 dicembre”; il decreto di Mariotti è invece firmato il 21 dicembre alle 17.31, orario a cui vanno tolti almeno centoventi minuti quando la firma avviene digitalmente. Ma il risultato non cambia: c’è sempre la discrepanza di 24 ore.

Non è tutto: nella sua interrogazione parlamentare la senatrice Corrado ha messo in evidenza che i partecipanti al concorso li avrebbe dovuti giudicare una commissione formata da “tre professori di prima fascia del medesimo settore scientifico disciplinare oggetto del bando”. La legge prevede che ci possono essere delle deroghe nel caso in cui il Dipartimento non abbia un numero sufficiente di docenti con quel curriculum. Ma all’Università di Sassari “col decreto rettorale numero 4389 del 17 novembre 2021” è stato nominato un professore “del medesimo Dipartimento ma di diverso settore scientifico”, senza che “sia stato verificato se vi fosse o meno mancanza di componenti”.

La senatrice Corrado parla di “sorprendenti ‘distorsioni’ temporali e numeriche” e chiede alla ministra Messa “se non ritenga utile e necessario disporre l’invio di ispettori ministeriali presso l’ateneo turritano per verificare la correttezza sia di questa procedura sia delle altre bandite nel corso del 2021″.

Insomma il rettore Mariotti, almeno sulla stampa regionale e nazionale, sta diventando celebre per le procedure sospette, oltre che per gli inviti all’inaugurazione dell’anno accademico 2021-2022. Tra gli ospiti d’onore, con tanto di rivolta social, c’è stato anche l’ex senatore Antonio Razzi, non esattamente espressione del mondo della cultura. Le sue difficoltà nel parlare correttamente la lingua italiana si possono agevolmente trovare su Internet.

Alessandra Carta

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