Concorsi all’Università di Sassari: “Il castello di carte sta crollando”

L’Anac, l’autorità nazionale per l’anti-corruzione, ha invitato di recente una nota all’Università di Sassari invitata, per il tramite del suo capo, ovvero il rettore Gavino Mariotti, a non usare più una determinata procedura interna con cui reclutare professori associati e ordinari. Sulla nota di Anac, il 28 febbraio, come riportato ieri da Sardinia Post, ne ha dato notizia allo stesso Mariotti e a tutti i docenti il responsabile di ateneo per la trasparenza, Paolo Mario Pellizzaro. Adesso sui fatti di Sassari prende posizione anche la senatrice siciliana Paola Corrado che per prima, a metà febbraio, ha fatto saltare il tappo sulla vicenda dell’università isolana attraverso un’interrogazione presentata alla ministra dell’Università, Maria Cristina Messa.

La Corrado si è affidata a Facebook per fare una riflessione sull’ateneo sassarese. La senatrice scrive testualmente che “il castello di carte sta crollando” e muove tutta una serie di accuse sulle procedure su cui, ovviamente, solo la magistratura potrà fare eventualmente luce. Un elemento è invece certo, ammesso dallo stesso Pellizzaro nella lettera del 28 febbraio. A Sassari, il rettore Mariotti, eletto a novembre 2020, ha autorizzato procedure interne di reclutamento dei docenti applicando l’articolo 24, comma 6, della legge 240 del 2010. In buona sostanza, alcuni docenti sono stati ‘promossi’ senza rivali esterni, in arrivo da altri atenei. Pellizzaro ha scritto che ciò è avvenuto malgrado “il Piano di ateneo di prevenzione della corruzione (Ptpc) prevedesse tale modalità” solo in casi eccezionali.

Nell’ateneo di Sassari, l’utilizzo della procedura con il comma 6 dell’articolo 24 ha segnato la differenza tra la gestione di Massimo Carpinelli e quella attuale di Mariotti. Da Piazza Università – questo l’indirizzo in cui ha sede il rettorato – filtra infatti che Carpinelli applicasse la procedura del comma 6 solo per il reclutamento degli associati, mentre per i posti da ordinario lasciava che concorressero anche i professori in arrivo da altri atenei.

La Corrado scrive alla fine del suo post: “Mi compiaccio per l’attenta verifica svolta Anac”, quindi parla di “pulizia che si dovrà fare” e accenna anche a un “clima di prepotenza”. Passaggi molto delicati in un mosaico a cui vanno aggiunti diversi tasselli. Anche perché calca la mano dando per certa tutta una serie di fatti non ancora di dominio pubblico. (al. car.)

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