Università Sassari, “concorso con predestinato”: lettera al ministro

C’è un “concorso anomalo” all’Università di Sassari. Un concorso per un posto “da ricercatore in Topografia antica. L’ha vinto “un architetto che non ha conseguito l’abilitazione nazionale, ha una monografia modesta e relativamente poche pubblicazioni, in gran parte scritte con altri autori”. Così si legge nell’interrogazione presentata in Senato e indirizzata alla ministra dell’Università e della Ricerca, Maria Cristina Messa (alla fine dell’articolo riproponiamo ai lettori le puntate di un’inchiesta sul nepotismo nelle facoltà di Cagliari).

Tutto comincia il 17 agosto del 2021: l’ateneo di Sassari pubblica, a firma del rettore Gavino Mariotti, il bando per diventare ricercatore di Topografia antica. La vicenda è stata ricostruita da Margherita Corrado, senatrice del Gruppo Misto e archeologa di Crotone. Il concorso nell’ateneo sardo figura in un’interrogazione in cui si parla anche di un’altra selezione avvenuta all’Università di Trieste e si aggiunge a un’altra richiesta di indagine sull’assegnazione di un posto alla Federico II di Napoli.

Il caso dell’ateneo sassarese è addirittura bollato come “forse peggiore” dalla senatrice Corrado. Che nell’interrogazione sottolinea: “I criteri valutativi sono stati disegnati così puntualmente sul predestinato e non sulla materia oggetto di concorso”. Vince l’architetto R. B., è invece escluso e nemmeno dichiarato idoneo “Paolo Storchi, ricercatore estremamente titolato, di fama internazionale, autore di scoperte archeologiche tra le più importanti degli ultimi anni: la città romana scomparsa di Tannetum (Reggio Emilia), il teatro dell’antica Pella (in Grecia), decine di altri siti e monumenti prima sconosciuti”.

Storchi è rientrato in Italia da due anni, “dopo avere condotto studi presso prestigiose sedi di ricerca in Grecia”. Ma in Italia “non riesce a vincere neppure un posto da ricercatore a tempo determinato”. Nemmeno a Sassari, dove era disposto a venire, riesce a spuntarla. Ha scritto ancora la senatrice prima firmataria dell’interrogazione: “Tra gli idonei c’è persino uno studioso formatosi in Preistoria/Protostoria, senza abilitazione, con relativamente poche pubblicazioni e addirittura senza monografia. Anche in questo caso si riscontrato forti anomalie nell’attribuzione dei punteggi, come per l’innovatività, sempre ritenuta massima per il vincitore, nonostante temi ricorrenti, e quasi sempre modesta per Storchi, che ha presentato articoli su scoperte importanti”.

Si legge ancora nella richiesta di spiegazioni rivolta alla ministra: “Anomala – è sempre il riferimento al concorso di Sassari – parrebbe anche la valutazione delle sedi editoriali e delle partecipazioni a gruppi di ricerca“. Infine, sia a Trieste che a Sassari “si è poi riscontrata disparità di trattamento anche nelle prove orali”.

La ministra è chiamata a fare chiarezza, almeno per provare a salvare “l’università italiana prossima al collasso, e per ridare fiducia sia ai giovani meritevoli che devono poter tornare a credere nella serietà delle procedure concorsuali, sia agli studenti, altrimenti privati dell’opportunità di interagire con professori eccellenti e capaci di innovare assecondando lo spirito dei tempi”.

La senatrice Corrado parla di misura colma rispetto “rispetto a criteri di selezione modellati ad personam“, per questo si invita la ministra a “una revisione del sistema di reclutamento universitario mediante l’istituzione di una commissione per il controllo dei concorsi e con testimoni che assistano alle prove orali”.

Il rettore Mariotti il 19 gennaio, con apposito decreto, ha invece chiuso la procedura concorsuale assegnando il posto all’architetto R. B. e sottoscrivendo i verbali della commissione esaminatrice che ha indicato altgri due idonei. Una donna, A. M., e un altro uomo, L M.. L’attribuzione dell’incarico è stata decisa da tre docenti degli atenei italiani: Paolo Carafa (La Sapienza di Roma); Simonetta Menchelli (Università di Pisa); Stefano Campana (Siena). Nell’interrogazione cè scritto che Storchi, il grande escluso, ha mandato una Pec all’associazione “Trasparenza e merito” indicando “il nominativo del predestinato vincitore ancor prima dello svolgimento delle prove”. L’architetto R. B. ha vinto davvero. (al. car.)

IL DECRETO DEL RETTORE

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