Il caso Mura. Quando Di Maio diceva: “Andrea è una super competenza M5s”

Andrea Mura, il velista deputato finito sotto accusa per “l’attività politica fatta dalla barca“, al telefono non risponde; Mario Puddu, il possibile candidato governatore di M5s, nemmeno. È questa la fotografia dei Cinque Stelle sardi passate ventiquattro ore dalla bufera che sta travolgendo il Movimento: un caso politico diventato ormai nazionale e che merita di essere ricostruito dalla campagna elettorale sino a oggi per l’enfasi con la quale la candidatura di Mura ale Politiche del 4 marzo venne annunciata anche da Luigi Di Maio.

Era il 28 gennaio quando Sardinia Post scopriva, in anteprima, che Mura sarebbe stato uno dei ‘sardi famosi di M56′, ovvero uno dei nomi coi quali i Cinque Stelle si sarebbero presentati alle urne nei collegi uninominali. Ed effettivamente tra tutti i candidati del movimento il velista era l’unico davvero conosciuto in tutta l’Isola. Tanto che Di Maio, a febbraio, nella prima delle due visite elettorali a Cagliari, ne cantò le lodi. E disse, con Mura accanto mentre passeggiavano a Sant’Elia: “Andrea è una delle super competenze che sono a bordo di questa campagna. Io sono orgogliosissimo della sua candidatura. Ci onora con la sua candidatura (guarda il video sotto)”.

https://www.facebook.com/369513313067444/videos/1814376855247742/

Oggi, invece, le parole di Di Maio sono state tutt’altro che morbide: a margine dell’Assemblea organizzata da Alleanza delle cooperative, il vicepremier e ministro ha detto: “Mura (non lo ha più chiamato per nome) si sarebbe già dovuto dimettere“.

Copione identico quello di Puddu che a febbraio, in onore di Mura e da responsabile della campagna elettorale M5s qual era, scelse il porto di Cagliari per lanciare la candidatura dei “sardi famosi”, rimarcando proprio la “non casualità della location“. Non solo: in quell’occasione Mura svelò il retroscena della sua corsa alle Politiche, raccontando della telefonata fatta da Puddu in persona per ingaggiarlo.

Ieri, però, Puddu si è affrettato a scaricare il velista-deputata con un post su Facebook pubblicato due ore dopo la nota stampa diffusa dai capigruppo M5s a Montecitorio e a Palazzo Madama, Francesco D’Uva e Stefano Patuanelli. Ovvero il primo atto col quale M5s ha preso le distanze da Mura facendo intervenire oggi anche l’ex parlamentare Alessandro Di Battista (leggi qui). Puddu ha scritto: “Sulla vicenda di Andrea Mura condivido completamente le parole dei capigruppo alla Camera e al Senato”. L’ex sindaco di Assemini ha poi riportato integralmente il testo della nota M5s.

Sulla bacheca di Puddu è nata una lunghissima discussione: sono intervenuti diversi militanti grillini che hanno rinfacciato a Puddu la modalità con la quale il movimento ha scelto i candidati alle Politiche di marzo. Ha scritto, per esempio, Angela Arcorini: “In Sardegna troppe persone sono state spinte a candidarsi con M5S solo perché conosciute. Persone che nel cuore non erano per niente 5stelle e che non avevano mai votato per il movimento. Penso che i veri colpevoli di tutto questo siano i vari coordinatore che, oltretutto, hanno lasciato indietro persone che da anni si spendevano per M5s”.

Arual Dehgas, un militante di Nuoro che vive a Dorgali (uno dei quattro Comuni sardi governati da M5s): “Il problema maggiore in tutta questa storia, mi sembra, è ricordare che a lui (Mura) è stato dato il posto di tanti attivisti che si erano proposti e sono stati scartati senza nemmeno sapere perché. Sono decine”. Quindi un interrogativo: “Rivedremo le stesse situazioni a livello regionale? Possibile che il M5S sardo sia in mano a pochi che decidono ‘tu sì/tu no’ e per giunta prendono cantonate epocali come quella di Mura?” (Sotto altri due video del parlamentare velista durante la campagna elettorale).

Al. Car.
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