I ‘sardi famosi’ di M5s: “Il 4 marzo mandiamo a casa i partiti tradizionali”

Si sono presentati ai giornalisti, i nove candidati del Movimento Cinque Stelle che correranno nei collegi uninominali della Sardegna, quelli dove le sfide sono dirette e la partita è secca: vince chi prende più voti. I nove M5s sono i ‘sardi famosi’ (nella foto di Piero Farci), scelti fuori dalle Parlamentarie per ordine dello staff di Luigi Di Maio, visto proprio il nuovo sistema elettorale in vigore col Rosatellum bis e che impone la scelta di nomi con appeal sull’elettorato.

mario-puddu M5S
Mario Puddu (foto di Piero Farci)

Nell’Isola il lavoro di selezione lo ha fatto il coordinatore regionale, Mario Puddu, sindaco di Assemini, che ha convocato la stampa davanti al porto,  ad omaggiare il candidato di punta del movimento, il velista Andrea Mura, che da quei moli era partito anche lo scorso 22 aprile per la Ostar 2017, la più dura delle regate oceaniche e poi vinta. È stato proprio Mura ad aprire il giro di interventi, dopo che la sua ‘Vento di Sardegna’, è attraccata nel molo davanti ai candidati.

“Sono sempre andato in giro per il mondo con questa barca – ha detto il velista – , ma non ho mai voluto brandizzarla con altri loghi commerciali perché volevo far conoscere la nostra terra ovunque. Poi – ha spiegato – un po’ di settimane fa mi ha chiamato una persona, in veleria, per avvertirmi che aveva utilizzato il ‘Vento di Sardegna’ come immagine di una locandina. Ci siamo conosciuti e gli ho raccontato cosa avrei volto fare nell’Isola per lo sviluppo nautico e per l’ambiente e il turismo e che invece non era stato fatto”. Quella persona era Mario Puddu. Di qui la candidature, la prima che si è saputa del gruppo dei nove, come raccontato da Sardinia Post.

Pino Cabras, giornalista blogger e funzionario della Sfirs, è il candidato che sulla carta va incontro alla partita più facile. Corre nel collegio uninominale del Sulcis, dove un sondaggio della scorsa settimana dà M5s al 43,2 per cento. “M5s – ha detto – è una forte spinta popolare che rompe tutte le intermediazioni dei partiti tradizionali. È l’occasione per dare una spallata a un intero sistema in crisi, dimostrata dalla degenerazione nella selezione delle candidature. È un’occasione che possiamo considerare un segnale fortissimo in vista delle Regionali 2019. Il 4 marzo gli elettori hanno un potere straordinario che possono rendere efficace”.

Così Gianni Marilotti, lo scrittore vincitore del Premio Calvino e insegnante di filosofia, candidato nel collegio sud per il Senato: “Politicamente – ha spiegato – nasco nei movimenti eco-pacifisti e in difesa dei diritti dei più deboli. Adesso voglio essere decisivo per mandare a casa la classe politica esistente”. Oggi Marilotti è finito sulla stampa nazionale proprio per il suo passato politico (leggi qui).

Emiliano Fenu, il commercialista nuorese in corsa nel collegio Sardegna Centro, sempre per il Senato, è invece il candidato che, stando ai sondaggi, va incontro alla sfida più difficile, perché in quella circoscrizione elettorale risulta avanti il Pd. “Il mio lavoro – ha detto – mi consente di avere a che fare con problemi dei clienti causati principalmente dallo Stato e dal sistema di riscossione vigente in questo Paese: in Parlamento spero di portare all’attenzione argomenti di ogni giorno, temi che la classe politica attuale non conosce perché scollata rispetto alla realtà”.

A Oristano con M5s si presenta alle urne l’allevatore-pastore Luciano Cadeddu: “La Sardegna è trascurata da tantissimi anni – ha commentato e deve e deve essere riportata ai livelli che merita”. Mara Lapia, avvocata e criminologa, candidata nel collegio uninominale di Nuoro per la Camera, è sì stata scelta dal coordinatore Puddu, ma nel Movimento è una militante di lungo corso: “Le persone ci devono votare non perché siamo volti nuovi, ma per la nostra competenza e onestà, caratteristiche necessarie per cambiare questo Paese”.

A Olbia è arrivato a Cagliari per l’occasione il giornalista Nardo Marino, licenziato dall’emittente CinqueStelle (ironia della sorte), poi chiusa dall’editore gallurese Gianni Iervolino. “Nel Movimento – ha detto – mi ci rispecchio in pieno, servono idee nuove per riformare il Paese”. Mario Perantini, avvocato, è in corsa nel collegio di Sassari, ha fatto sapere di essersi avvicinato a M5s “per la sua difesa a oltranza della Costituzione contro gli attacchi subiti”.

Al porto c’erano pure tre M5s che hanno vinto le Parlamentarie: la deputata uscente Emanuela Corda, in corsa nel collegio Centro-Sud della Camera, il forestale Alberto Manca (circoscrizione Centro-Nord) e l’avvocato di Sassari Ettore Licheri (Senato, collegio Nord). La Corda ha detto: “Questo è un momento storico, M5s ha dimostrato di saper stare nelle istituzioni”. Così Manca: “Il mio impegno sarà focalizzato sui temi ambientali”. E Licheri: “Mi rivolgo a chi nei giorni scorsi ha restituito le schede elettorali: non fatevi sopraffare, alzate lo sguardo, sopra ci sono le stelle”. (al. car.)

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