La grande alleanza del Pd sardo, cioè l’asse formato da Antonello Cabras, Paolo Fadda, Francesco Sanna e Renato Soru, incassa una prima vittoria ai congressi democratici con l’elezione di Francesco Lilliu a segretario provinciale di Cagliari. Così a due domeniche alle primarie del 26 ottobre, con le quali sarà scelto il leader regionale. La candidatura di Lilliu, il lettiano, era uno dei tasselli di quel patto elettorale che tra quindici giorni sosterrà Soru.
La vittoria di Lilliu non è ufficiale perché oggi devono ancora votare gli iscritti di alcuni circoli del Cagliaritano. Ma si tratta di poche decine di voti che non cambieranno l’esito finale. Lilliu dovrebbe chiudere la partita intorno al 55 per cento, evitando così il passaggio nell’assemblea provinciale alla quale, per Statuto, è affidata l’elezione dei segretari in caso di mancato raggiungimento del quorum.
Lilliu ha messo la bandierina sulla vittoria soprattutto grazie ai voti ottenuti a Quartu, una delle roccaforti lettiane, per via dell’altro deputato di area, Marco Meloni. A Quartu, il quasi neoleader provinciale ha incassato l’80 per cento dei consensi, di fatto prendendo le distante dall’avversario più temuto, Egildo Tagliareni, sostenuto a sua volta dall’area che ha candidato Ignazio Angioni alla segreteria regionale. Quindi, gli ex Ds vicini al deputato Siro Marrocu, più i Dem della corrente di Francesca Barracciu, ma anche i popolari che fanno capo a Tore Ladu e i renziani della prima ora, rappresentati da Gavino Manca e Chicco Porcu.
E se Lilliu ha letteralmente stracciato gli avversari a Quartu, Tagliareni ha invece battuto il rivale a Cagliari raccogliendo il 56,85 per cento (386 preferenze), contro il 33,87 per cento del lettiano (230 preferenze). Distaccata la civatiana Rosanna Mura che, a livello provinciale, finora ha incassato il 10,5 per cento (275 voti) e nella sfida del 26 ottobre farà riferimento a Thomas Castangia. Tagliareni è secondo col 34,5 per cento (906 preferenze), mentre Lillu è in testa – non più recuperabile – col 55 per cento (1.442 voti).
Su Cagliari il successo di Tagliareni è arrivato parallelo alla vittoria di Nicola Montaldo, espressione della stessa area e uscito vittorioso dal congresso cittadini chiudendo al 59,73 per cento (405 voti).
Il Pd, in ogni caso, deve fare i conti con l’astensionismo interno: finora ai seggi dei circoli si sono presentati 2.636 iscritti contro i 4.418 aventi diritti al voto. Cioè il 59,7 per cento. Probabilmente lo specchio di una politica di tesseramento non proprio trasparente, come è emerso a Olbia e a Nuoro. E questo sino alla disaffezione.
Congresso finito pure nella provincia di Oristano, dove Alessio Mandis è il nuovo leader, sostenuto sia dai civatiani che dal consigliere regionale di area Cabras, Antonio Solinas. Sconfitta, invece, per Stefano Martani, il soriano sponsorizzato dalla deputata Caterina Pes.
Nessuna guerra in Ogliastra, nel Sulcis e nel Sassarese, dove si è trovato un accordo unitario rispettivamente su Davide Burchi, Daniele Reginali e Gianpiero Cordedda. Burchi ha messo d’accordo il consigliere regionale rieletto, Franco Sabatini, e l’area che fa capo al sindaco di Villagrande, Beppe Loi. Reginali e Cordedda, invece, sono espressione della corrente Cabras. Il sassarese, in particolare, è stato indicato dal segretario uscente, Silvio Lai, e dall’ex presidente del Consiglio regionale, Giacomo Spissu.
Attesa, infine, per i verdetti in Gallura, a Nuoro e nel Sulcis. Su Olbia-Tempio, la contesa è tra Tomaso Visicale e Ivana Russu. In Barbagia i candidati provinciali sono addirittura quattro: Francesco Manca, Antonio Arghittu, Nino Cogoni e Michele Corda. Nel Medio Campidano ecco Roberto Ibba, sostenuto principalmente da Marrocu, e Stefano Musanti, soriano molto gradito all’area Fadda.
Il voto del 26 ottobre sarà preceduto da un solo appuntamento: mercoledì 15 vanno presentate le liste collegate ai tre candidati regionali, dalle quali saranno pescati i nomi dei prossimi componenti dell’assemblea regionale.
Alessandra Carta
(@alessacart on Twitter)
