La macchina antincendio si ferma: sciopero per i lavoratori di Forestas

Si tratta del quarto sciopero in un anno. E questa volta cadrà in piena campagna antincendio, quasi al termine di una estate che sarà ricordata come una delle peggiori degli ultimi anni. I dipendenti Forestas – attraverso i sindacati di lavoratori e dirigenti, Sadirs e Confederdia – proclamano uno sciopero generale per tutta la giornata del prossimo 10 settembre. Chiedono alla Giunta di dar seguito alle promesse di luglio, quando ha annunciato il nuovo inquadramento contrattuale di operai e impiegati e la stabilizzazione dei precari ultra-ventennali. “Per i lavoratori contano adesso solo due cose, gravissime entrambe”, si legge in una nota: “Che le delibere a tutt’oggi non sono state pubblicate e che il presidente della Giunta, nonostante le reiterate richieste, non convochi le organizzazioni sindacali per spiegare cosa stia accadendo”. I lavoratori si appellano al Prefetto in modo da attivare le procedure di raffreddamento e consentir loro di avere un incontro con Christian Solinas, in modo da “scongiurare lo sciopero mentre si cerca di chiudere senza ulteriori danni una delle più dannose campagne antincendio per la Sardegna”.

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La vertenza dei lavoratori di Forestas si trascina ormai da tre anni, da quando – ricordano i sindacati – “La precedente maggioranza politica approvò la Legge forestale sarda, creando l’Agenzia dalle ceneri del soppresso Ente foreste, e mantenendo per i suoi circa 5000 pubblici dipendenti, un contratto del settore privato, quello dell’agroindustria, rivelatosi inadeguato e causa di problemi gestionali ed organizzativi per il suo personale”. Solinas, poco dopo essersi insediato, aveva dichiarato di aver dato ai lavoratori una risposta in tempi brevi attraverso il nuovo inquadramento del personale dell’agenzia. “Ma ad oggi” – aggiungono con amarezza i vertici del Sadirs-Forestas – “purtroppo per noi, non c’è ancora traccia (e nulla si sa a tutt’oggi) delle due delibere”. Il timore dei sindacati è che “in tutto questo periodo siano arrivate pressioni affinché non si dia corso alle delibere o, addirittura, si stia cercando di modificarle in senso più sfavorevole per i lavoratori di Forestas. E questo timore è rafforzato dal fatto che tutte le altre delibere approvate dopo il 26 luglio risultano infatti leggibili sul sito della Regione”.

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