Giunta Solinas, 40 milioni di spese extra tra noleggio di Alfa Romeo e tante fotocopie

Una ‘leggina’ da 40 milioni di euro. Quaranta milioni di spese extra, cioè rimaste senza copertura finanziaria. È il Dl 289/A approvato il 7 dicembre dal Consiglio regionale coi soli della maggioranza che quei debiti fuori bilancio li ha accumulati tra 2019 e 2020. Ma il conto lo pagano i sardi, anche per quelle fatture diventate caso nazionale dopo un’inchiesta pubblicata dal Fatto Quotidiano.

I 40 milioni di debiti fuori bilancio non sono spalmati in maniera uguale tra tutti i dodici componenti della Giunta guidata da Christian Solinas. L’assessore che ha accumulato le maggior spese è Quirico Sanna, il titolare degli Enti locali sardista come il governatore che, a sua volta, sull’onda delle polemiche potrebbe silurare il fedelissimo nel tentativo di far ricadere su di lui tutte le colpe (Solinas ha usato la stessa tecnica con l’ex capo di Abbanoa, Gabriele Racugno, per esempio). Sanna, peraltro, è già nella lista di chi rischia il posto.

Il primo debito degli Enti locali, autorizzato con il Dl 289/A, vale 424.145,12 euro per la messa in sicurezza di un ex immobile in via Caprera 15 a Cagliari, un immobile dell’Agenzia dogane passato alla Regione. I soldi fanno parte di una gara da 450mila euro che si aggiudicata la srl Solartec, sede a Bologna.

Ecco poi il servizio di guardiania degli uffici regionali: c’era intanto un ‘buco’ di 579.169,51 euro vecchio di due anni. Il creditore è l’Rti (raggruppamento temporaneo d’impresa) formato da VigilPol società cooperativa e CoopService, a cui vanno rispettivamente 420.115,79 euro e 159.053,72 euro. Ma col Dl 289/A è venuto fuori che non aveva copertura l’intero appalto, sino al 2024. Riguarda nel dettaglio “i servizi di vigilanza armata, portierato, custodia e manutenzione impianti”. Costo: 26.822.492,07 euro.

L’assessorato di Sanna è competente anche sul debito fuori bilancio da 36.983,26 euro. I creditori sono Sda e Poste italiane che alla Regione hanno garantito “la spedizione della corrispondenza dagli Uffici centrali di Cagliari e da quelli periferici nonché la consegna a domicilio”.

C’è ancora lo “scandalo” delle fotocopie, come hanno detto in Aula i Progressisti di Francesco Agus e Massimo Zedda. A fronte di una spesa massima fissata in 48.260,67 euro, l’assessorato guidato da Sanna è riuscito a spendere 155.117,74 euro. Così in nove mesi, da aprile a dicembre del 2019. Il debito fuori bilancio riconosciuto col Dl 289/A ammonta a 106.857,07 euro che è la somma non ancora versata alla Copier Service di via Zagabria a Cagliari.

Sul groppone dei sardi c’è pure la proroga del “Servizio di noleggio di dodici autoveicoli Alfa Romeo Giulietta, per un periodo di tre mesi successivo alla scadenza naturale del contratto (al 9 aprile 2019″. Gli uffici degli Enti locali hanno spiegato che “ci si è trovati nell’impossibilità di aderire a una nuova Convenzione Consip”, la centrale di acquisto della Pubblica amministrazione italiana gestita dal ministero delle Finanze. Alle 12 Alfa Romeo si è aggiunto il noleggio di “quattro auto sostitutive” e il cambio dei pneumatici. Conto finale del debito fuori bilancio: 78.208,74 euro. I soldi sono andati quasi tutti alla multinazionale francese Ald automotive, mentre la Arval ha incassato 701 euro.

L’assessorato agli Enti locali è riuscito a fare un debito fuori bilancio anche sul pagamento delle bollette per l’energia elettrica, “segno di un uso distorto dei pagamenti”, hanno detto Agus e Zedda. Le fatture valgono 22.356,39 euro e risultano così divise: 1.749,80 euro spesi dalla Stazione forestale di Calangianus ; 1.364,77 euro in arrivo dal Complesso Faravelli a La Maddalena. La cifra maggiore riguarda gli uffici della Regione in via Col del Rosso a Cagliari: 8.173,25 euro. Ci sono infine bollette in conto energia di Guspini, Siniscola ed Escalaplano.

Non è finita: da aprile 2019 a ottobre dello stesso anno, è rimasto scoperto il pagamento di utenze telefoniche fisse che hanno sommato 160.815,06 euro. Il costo delle chiamate da cellulare ha comportato invece un’ulteriore spesa di 24.334,26 euro.

Per la videosorveglianza di viale Trieste, dove ha sede l’assessorato agli Enti locali, ecco i 35.136 euro da pagare alla ditta Arkys srl con sede a Cagliari, a cui si sono aggiunti 12.053,60 euro per l’installazione delle telecamere. Totale: 47.189,6 euro. Un altro debito fuori bilancio riguarda le tende negli uffici. Conto da 4.911,31 euro, versati alla ditta Quadrica del capoluogo.

Scorrendo il Dl 289/A, si arriva all’assessorato al Turismo di Gianni Chessa che con un debito fuori bilancio ha pagato la Full Media Service di Ortacesus per la campagna regionale ‘Pane fresco 2019-2020’. A fronte di un contratto totale di 122.080,70 euro più Iva, il 7 dicembre il centrodestra ha autorizzato il pagamento del saldo da 74.622,72 euro.

Il centrodestra è riuscito a fare un debito fuori bilancio anche sul contributo obbligatorio all‘Autorità nazionale anticorruzione (Anac). La cifra è irrisoria per la Regione: sono appena 30 euro, che però scoprono il livello di una certa gestione politica.

Alessandra Carta

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