Rimpasto di Giunta con lite nel Psd’Az: tempi incerti e nomi in bilico

Nella Regione targata Christian Solinas, dove tutto è incerto – si governa a colpi di proroghe brevi – il tema del rimpasto in Giunta torna di attualità. Non che il governatore abbia intenzione di chiudere la partita promossa da maggio; l’interesse sulle staffette tra assessori è legato alla lite scoppiata nel Psd’Az.

Lo scontro interno al partito di Solinas viaggia su un doppio binario: da un lato c’è lo scontro tra galluresi, dall’altro il duello tra cagliaritani. Sul fronte del Nord-est, sono ai ferri corti il vicecapogruppo, Giovanni Satta, e l’assessore all’Urbanistica e agli Enti locali, Quirico Sanna. L’altro malcontento riguarda Nanni Lancioni, il fedelissimo di Solinas che pare voglia portare via a Gianni Chessa la delega al Turismo.

Il motivo della lite tra i due galluresi del Psd’Az non si conosce ufficialmente. Da ambienti politici filtra però che Satta avrebbe rimproverato all’assessore il ritardo sulla nuova legge urbanistica che è stata promessa a inizio legislatura, ma non sarebbe nemmeno abbozzata. Sanna, dal canto suo, starebbe dando la colpa allo staff.

Quanto al duello cagliaritano, vero che Lancioni gode dell’appoggio di Solinas, che lo ha scelto come suo consigliere più fidato, ma il sardista ha già ottenuto parecchio: sono sue le scelte di Roberto Neroni all’Arst e di Maika Aversano all’Aspal. Lancioni ha anche sponsorizzato non poco il commissario di Ats, Massimo Temussi.

Solinas, che è maestro nel fare melina, pare concentrato nel suo sport preferito: stare a guardare. Il rimpasto della Giunta non è all’ordine del giorno, ma nel centrodestra se ne parla eccome. Anche nella Lega gli equilibri non sono pacifici: rispetto ai tre assessori in quota Carroccio, due sono a rischio: la titolare del Personale, Valeria Satta, la cui virtù non sarebbe quella di essere propositiva, e Mario Nieddu, che guida la Sanità diventata la prima emergenza dell’Isola.

Più blindato l’assessore ai Trasporti, Giorgio Todde, sebbene la continuità territoriale aerea sia ugualmente una partita gestita come fosse uno spezzatino. Ma all’interno della Lega l’ogliastrino è al momento il leghista sardo più vicino al commissario Eugenio Zoffili.

Una cosa è certa: quanti più assessori salteranno, tanto maggiore sarà la possibilità che nel centrodestra si proceda con un rimescolamento complessivo di deleghe. Se invece salteranno in pochi, giusto per riportare la calma nel Psd’Az e nella Lega, allora aumenta la probabilità di lasciare quasi tutti gli assessori al proprio posto.

Nel caso in cui prevalga questa seconda ipotesi, Alessandra Zedda e Giuseppe Fasolino continueranno a gestire il Lavoro e la Programmazione in quota Forza Italia. Idem per Andrea Biancareddu che ha in mano la Cultura e la Pubblica istruzione con l’Udc. Pure Aldo Salaris, che dai Riformatori ha ottenuto i Lavori pubblici, non sembra in discussione.

Ecco poi le due donne dell’Agricoltura e dell’Industria: Gabriella Murgia è stata una scelta del presidente e solo Solinas può mandarla a casa; Anita Pili, i cui uffici non se la passano bene, non verrà toccata a meno che non lo voglia Stefano Tunis, il fondatore di Sardegna 20venti che l’ha voluta nell’assessorato di via XIX Novembre. Non sembra rischiare nulla nemmeno Gianni Lampis che, per conto degli Fdi, è il titolare dell’Ambiente.

Era maggio l’ultima volta che Solinas ha promesso il rimpasto della Giunta. Il governatore promise un assessorato in più all’Udc non appena la legge sui maxi staff sarebbe stata approvata. Tra meno di due mesi finisce il 2021. La valanga di assunzioni fiduciarie, per sei milioni di euro, è appena cominciata con la nomina del segretario generale Francesco Scano. I tempi del centrodestra sembrano biblici.

Alessandra Carta

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