Finanziaria, controlli su spesa sanità. Ma è via libera ai contributi a pioggia

Scatta il giro di vite sulla Sanità con l’articolo 21 della Finanziaria: al via controlli trimestrali sulla spesa. Interventi anche per i disabili e nove povertà.

Scatta il giro di vite sulla Sanità con la Finanziaria 2015: con il comma 5 dell’articolo 21 sono introdotti i controlli sulla “spesa”, un “monitoraggio” affidato all’assessorato che “trimestralmente deve riferire alla Giunta”. La novità era stata inserita nel testo approvato all’Esecutivo di Francesco Pigliaru lo scorso 9 dicembre. La commissione consiliare ha poi ratificato la proposta e adesso c’è il via libera dell’Aula, sempre coi voti della sola maggioranza. L’assessore Luigi Arru ha fatto comunque sapere che “l’analisi è già partita”. In bilancio finisce puree l’obbligo delle Asl di riprendere ai lavoratori i soldi in più dati con la contrattazione integrativa.

Dunque, la Giunta vuole ridurre gli sprechi nella sanità e per farlo ha deciso di affidarsi a una verifica costante. Oggi l’assistenza medica vale in Sardegnra 2,9 miliadi, quasi il 50 per cento del bilancio regionale. E si tratta di un costo totalmente a carico dei contribuenti sardi, come nell’accordo siglato nel 2006 tra Stato e Regione sulla Vertenza entrate. Negli anni,  però, la spesa delle Asl e della rete ospedaliera ha continuato a crescere, di oltre 100 milioni nel solo 2013, quando il centrodestra, al governo della Sardegna, per metterci una pezza approvò la leggina Salva Asl per ripianare il disavanzo, sul quale arrivò pure l’ammonimento della Corte dei Conti (qui la divisione per aziende territoriali).

L’articolo 21 (“Disposizioni in materia di sanità pubblica e politiche sociali) ripartizione del Fondo regionale di settore. E sono i “variabili di contesto“, con “particolare riferimento alle caratteristiche infrastrutturali del territorio”, tra cui i fenomeno di spopolamento. Quanto alla restituzione dei soldi che saranno chieste ai lavoratori, la norma è contenuta al comma 11 dell’articolo 21. Ciò avverrà nelle Asl dove “nelle contrattazioni integrative non sono stati rispettati i parametri imposti a livello nazionale”, si legge.

Tuttavia la riorganizzazione della Sanità non poggia solo sulla razionalizzazione. Al comma 21, ecco “il sistema di spiagge intelligenti“, ovvero interventi per garantire ai disabili un accesso facile negli arenili. Previsti poi 30 milioni per le nuove povertà, sul fronte delle politiche sociali (comma 14). Si cambia pure sui ticket: “Gli inoccupati sono equiparati ai disoccupati” e per tutti sono previste esenzioni, i cui criteri applicativi saranno fissati con una delibera dell’assessorato. La copertura garantita con la Finanziaria è di 500mila euro. Stanziati 140mila euro per “inserimento lavorativo dei detenuti”, grazie a un accordo tra Regione e Procura di Cagliari. Questi quattro commi sono stati gli unici che hanno raccolto il voto unanime.

Polemiche in Aula per i commi che vanno dal 16 al 20 e valgano parte di quei contributi a pioggia che una settimana fa hanno fatto scoppiare il caso. A sollevarlo erano state le associazioni degli Enti locali. Nell’articolo 21 i finanziamenti-obolo sono di 680mila euro. Ma il conto è salito fino a quasi 5 milioni.

Nel dettaglio 30mila euro vanno alla materna “Teresa Maggiori” di Gonnesa. Centomila euro sono per l’Auser di Iglesias (associazione del sindaco Spi-Cgil). Per la casa di riposo “Regina Margherita”, sempre a Iglesias, ecco 250mila euro. L’ospizio di Sassari “Divina provvidenza” ne prende 300mila. Infine: la Fondazione Polisolidale di Sanna incassa 50mila euro.

La maggioranza ha infine ribadito “il taglio delle Asl“, parallelamente all’istituzione dell’Areu, la nuova azienda del pronto soccorso. Un percorso, questo, che la maggioranza aveva avviato in primavera con la cosiddetta riforma Cocco (cioè Pietro il capogruppo Pd), approvato poi dal Consiglio lo scorso novembre. Il primo effetto è stato il commissariamento delle Asl, passate sotto il controllo del centrosinistra. L’opposizione, dal canto suo, ha rispedito al mittente le accuse di aver aumentato la spesa. I consiglieri della minoranza hanno parlato di “maggiori costi obbligati”.

L’assessore è intervenuto alla fine del dibattito. “Sono ancora onorato di ricoprire questo incarico”, ha esordito l’esponente della Giunta ringraziando Pigliaru. Quindi gli asset di azione: “Misure contro Blue tongue e peste suina“. Poi: “Pronti alla scommessa enorme di produrre buona sanità con costi ridotti. E non saranno nozze coi fichi secchi. Ciò sarà possibile integrando i servizi nei territori e coinvolgendo cittadini e professionisti”. Arru ha difeso anche l’Areu: “Spiace che si speculi, una centrale per le emergenze e urgenze è necessaria. Attualmente abbiamo tempi di intervento del 118 superiore ai 40 minuti. Siamo tra le prime regioni italiane quanto a mortalità evitabile, proprio in virtù di un servizio non efficiente”.

Un passaggio del confronto, aperto dal capogruppo di Forza Italia, Pietro Pittalis, ha riguardato la commissione regionale d’inchiesta. L’azzurro ha invitato la maggioranza a “spiegare le ragioni per le quali i nove consiglieri del centrosinistra hanno rinunciato all’incarico”. Ha replicato Roberto Deriu (Pd), il “padre” della commissione, spiegando che “c’era la necessità di far capire l’importanza dell’organismo”. Il tema, tuttavia, nulla centrava con gli emendamenti in discussione. Così il presidente dell’Aula, Gianfranco Ganau, ha sospeso la discussione prendendo l’impegno di “portare l’argomento in conferenza dei capigruppo, perché è evidente la necessità di un chiarimento”.

Da segnalare anche l’inammissibilità dell’emendamento presentato dal consiglieri di Forza Italia, Stefano Tunis, per portare a quattro il numero di mandati consecutivi per i sindaci nei Comuni sotto i 3mila abitanti.

Sull‘approvazione finale della Finanziaria tutto sembrava rinviato a domani. Invece, in una conferenza dei capigruppo convocata intorno alle 22, è stato deciso di proseguire a oltranza dopo mezz’ora di pausa. La seduta ricomincia alle 22,45. Il voto è atteso nella notte.

Al. Car.
(@alessacart on Twitter)

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