Sanità, il costo miliardario delle Asl. Nuoro da record: più 12,76 per cento

Otto Asl, due Aziende ospedaliere universitarie più quella del Brotzu: è la voragine finanziaria della Regione costata nel 2013 oltre 3 miliardi.

Otto Asl, due Aziende ospedaliere universitarie più quella del Brotzu, con il caso Nuoro che ha aumentato la spesa del 12,76 per cento in 12 mesi, a fronte di una media isolana pari al 3,70 per cento. È questa la voragine finanziaria della Regione. Nel 2013 la sanità sarda sarebbe dovuta costare 2.979.982.166,84 euro. Invece quei soldi non sono bastati e i contribuenti hanno dovuto accollarsi ulteriori 110.177.749,22 euro facendo schizzare il bilancio totale a 3.090.159.961,06 euro. “Al netto delle partite di giro (cioè tasse, imposte e spese rimborsabili) – ha scritto la Corte dei Conti – l’assistenza medica è valsa nel 2013 il 47,96 per cento degli stanziamenti regionali e il 53,48 per cento di tutte le risorse impegnate”. Questo togliendo anche “le somme a copertura del disavanzo”.

Insomma, i giudici contabili non si sono stancati di ripeterlo nemmeno quest’anno. “L’incidenza del fabbisogno sanitario sul complesso dei bilanci – si legge nella relazione della Sezione controllo – è particolarmente elevata e sempre in aumento negli ultimi anni”. La Asl 3 di Nuoro fa segnare il record negativo: l’azienda sanitaria barbaricina, gestita come altre dal centrodestra (ma c’è per tutti aria di commissariamento proprio per via della spesa in crescita), ha avuto bisogno di 514.615.564,02 euro, richiedendo un salvataggio aggiuntivo di 16.684.892,50 euro rispetto alla stanziamento iniziale di 497.930.671,52 euro.

C’è però anche una Asl che ha falciato i costi: è l’azienda di Oristano, la numero 5: spesa ridotta in un anno del 3,80 per cento, pari a 10.014.327,03 euro, la variazione più alta di tutta l’isola. Bilancio chiuso a 253.783.241,43 euro. Ovviamente, il compito della giunta di Francesco Pigliaru, con in testa l’assessore alla Sanità Luigi Arru, sarà quello di valutare come crescita o riduzioni della spesa abbiano inciso sulla qualità dei servizi.

Dietro Nuoro, la Asl che registra la maggiore impennata è la numero 2, quella di Olbia che si appresta a organizzare l’apertura del nuovo ospedale pubblico-privato Bambin Gesù, grazie a quel miliardo e 200 milioni di euro che investirà in 12 anni la Qatar Foundation Endowment (Qfe). Nel 2013 la sanità gallurese è costata 15.705.475,89 euro in più (7,38 per cento) rispetto allo stanziamento iniziale di 212.794.524,11 euro.

Sopra la media regionale anche la Asl numero 7 di Carbonia che ha chiesto alla Regione un salvagente da 13.489.806,11 euro, pari al 6,78 per cento. Il conto finale è stato di 212.528.500 euro. Segue l’Azienda ospedaliera Brotzu: più 5,85 per cento di maggiori spese, pari a 9.613.793,58 euro per arrivare a un conto finale di 173.995.000 euro.

Subito dietro, appena sotto la media regionale, la Asl 8 di Cagliari, la più grande della Sardegna, che ha ottenuto una richiesta aggiuntiva di 32.381.751,10 euro (più 3,69 per cento) su un bilancio totale di 877.640.270,47 euro. A poca distanza la Asl 1 di Sassari con una crescita dei costi arrivata al 3,35 per cento. In valore assoluto sono 16.684.892,50 euro che sono valsi la chiusura dell’esercizio 2013 a 514.615.564,02 euro.

Gli aumenti minori si sono registrati all’Azienda ospedaliera di Sassari e alla Asl 6 di Sanluri, nel Medio Campidano, rispettivamente dello 0,60 per cento e dello 0,51. Sassari ha chiesto in più 741.449,03 euro per un totale di 124.350.600 euro, mentre Sanluri ha avuto bisogno di 694.243,87 euro in più, chiudendo l’anno a 137.941.928,68 euro.

Oltre alla Asl di Oristano, i costi sono stati ridotti anche nell’Azienda ospedaliera di Cagliari che ha fatto segnare un meno 2,67 per cento, pari a un risparmio di 3.718.892,81 euro in un bilancio di 139.291.706,68 euro. Infine: riduzione minima nella Asl 4 di Lanusei con un meno 0,05 per cento, equivalso a 45.185,78 euro su una spesa totale di 92.733.091,49 euro. L’azienda sanitaria dell’Ogliastra è la più piccola dell’Isola.

Guardando all’ultimo quadriennio, in Sardegna il costo dell’assistenza medica è cresciuto del 2,8 per cento dal 2010 al 2011. Nel biennio successivo, cioè tra 2011 e 2012, c’è stato un ulteriore aumento di 1,32 punti base. Nel 2013 la spesa è ancora salita dell’1 per cento. Ma il dato è provvisorio.

Alessandra Carta
(@alessacart on Twitter)

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