In Sardegna non è detto che le urne delle Comunali 2019 si aprono lo stesso giorno delle Europee, cioè il 26 maggio prossimo. È questa una delle ipotesi che si rincorrere con insistenza negli ambienti politici isolani, visto il ritardo con cui sono stati proclamati gli eletti delle Regionali del 24 febbraio. La competizione, come noto, è stata vinta dal centrodestra, che però è alle prese con la formazione della nuova Giunta e non ha ancora avuto modo di discutere la data del voto per le Amministrative. Le quali potrebbe slittare a metà giugno.
Domenica, quando a Villa Devoto ha convocato i partiti della coalizione per le consultazioni sul nuovo Esecutivo, Il neopresidente Christian Solinas ha accennato il problema delle Amministrative agli alleati. Ma sul tavolo del confronto, negli incontri bilateri di mezz’ora, non c’è stato il tempo per approfondire anche la questione delle elezioni comunali. Solinas conta di farlo nella riunione plenaria che riunirà il centrodestra domani o giovedì. Ma il neopresidente deve firmare il decreto entro il primo aprile. Quindi tra pochissimi giorni, i tempi sono strettissimi. Per questo l’ipotesi più probabile è uno slittamento delle Amministrative a giugno, la seconda o la terza domenica, quindi il 9 o il 16.
Un rinvio delle elezioni anche solo di due o tre settimane potrebbe essere un vantaggio per tutte le coalizioni, chiamate a organizzare le candidature nelle due principali città dell’Isola: a Cagliari si torna in anticipo alle urne perché il sindaco uscente, Massimo Zedda, entra in Consiglio regionale dopo la candidatura a presidente della Regione; a Sassari si torna a votare perché è finito il mandato quinquennale di Nicola Sanna. La decisione definitiva sulla data delle Amministrative 2019 si conoscerà questa settimana.
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