La requisitoria del Pm: “Pizze, pasti e navigatore pagati coi fondi ai gruppi”

Si tratta di spese contestate a Giuseppe Atzeri, il sardista presidente del gruppo misto durante la legislatura 2004-2009.

Due ore e mezzo di requisitoria nella quale sono state illustrate le posizioni giudiziarie di cinque consiglieri regionali della legislatura 2004-2009 (Giuseppe Atzeri, Maria Grazia Caligaris, Mariolino Floris, Vittorio Randazzo e Salvatore Serra). Ma siccome a processo sono in quattordici per le presunte spese pazze in Consiglio regionale (qui tutti i nomi), oggi il pubblico ministero Marco Cocco non ha svelato le richieste (di condanna o assoluzione): il magistrato inquirente lo farà solo quando avrà concluso l’esame di tutte le posizioni.

atzeri
Giuseppe Atzeri (Psd’Az)

Nel tribunale di Cagliari, davanti al giudice Mauro Grandesso, l’udienza è cominciata alle 11 e si è conclusa alle 14,05, dopo una pausa di mezz’ora alle 13. Il primo fascicolo analizzato dal pm è stato quello di Giuseppe Atzeri e non si è trattato di una scelta casuale. L’ex esponente della massima assemblea sarda, tesserato Psd’Az, era il presidente del gruppo misto, quello dove lavorava Ornella Piredda, l’ex funzionaria del Consiglio regionale che a fine 2008 presentò l’esposto da cui è partita la doppia inchiesta sui fondi ai gruppi. E precedentemente la donna, proprio contro Atzeri, fece causa per mobbing.

Il sardista, difeso dall’avvocato Agostinangelo Marras, era in aula. L’esame della sua posizione è stata la più lunga tra le cinque analizzate oggi. Ad Atzeri, che nel gruppo ha fatto anche il tesoriere, il pm imputa un presunto peculato di 135.616 euro. “Di cui 9mila circa – ha detto il magistrato inquirente – per spese di ristorazione”. Nel dettaglio ecco “i dodici scontrini per due pizze, pari a un totale di 242,95 euro. Sono state acquistate tutte da Ireneo ad Assemini – ha proseguito il pm -. Il consigliere Atzeri, però, non ha mai chiarito chi prendesse le pizze né tanto meno se le abbiano effettivamente mangiate i consiglieri regionali”. C’è poi la ricevuta da “67,50 euro per un pranzo da Severino il vecchio e nel menù figura pure un’aragosta da 450 grammi”. Ancora: “La fattura del ristorante Opera prima è di 103,50 euro, per una cena con due coperti”. Al Caminetto di Cabras, Atzeri pagò di 55 euro, mentre all’Rm (Ruggero Moroni) di Bosa due diversi pasti costarono rispettivamente 62 e 66 euro.

Il pubblico ministero ha sollevato il timbro di voce in un passaggio: “Un tesoriere non avrebbe dovuto non prestare attenzione neanche per quel pasto da 554 euro a base di frutti di mare crudi e altro, chiuso con tre whisky Lagavulin invecchiato sedici anni, come scritto nella fattura. Ho fatto una ricerca: si tratta di una pregiatissimo distillato scozzese, la cui bottiglia costa 50 euro a bottiglia”.

Tra le pezze giustificative consegnate agli atti da Atzeri ci sono “i 9.219 euro per l’acquisto di cancelleria e i 4.752 euro delle ricariche per cellulari, tutte spese relative al 2008″. E a proposito di telefonia, il pm ha detto: “Di quei 4.752 euro, 3.175 sono per un’utenza intestata a Ilaria Atzeri, figlia del consigliere regionale. Ora: la Procura ha deciso di non contestare questo aspetto, perché magari l’intestatario del numero è diverso dall’utilizzatore. Invece sì che abbiamo rilevato le ricariche da 20 euro date ad Angelo Sanna, l’ex segretario del gruppo misto che entra in conflitto con la Piredda perché quest’ultima chiede le fatture a copertura delle uscite. Alla Piredda, tuttavia, le spese del cellulare non vengono pagate, benché lavorasse ugualmente nel gruppo”. Sanna ha deposto come teste durante l’istruttoria dibattimentale e successivamente è stato indagato, sempre con l’accusa di peculato.

Rispetto alla contestazione totale di 135.616 euro, Atzeri deve rispondere dei 91.100 euro per “convegni e consulenze, tra cui i 20mila andati ad Aldo Brigaglia con la causale della propaganda referendaria. Eppure per ammissione dell’ex presidente – ha continuato il pm – il gruppo misto non può fare attività politica comune, proprio perché formato da esponenti di diversi partiti”. In elenco anche “468 euro per manutenzioni (non precisate) e 1.590 euro per spese di rappresentanza. Che si sono tradotte nell’acquisto di targhe e coppe“. Per “manifesti e pubblicità” figurano 9.075 euro, mentre alla voce “viaggi e missioni” sono stati pagati 2.117 euro. “Sorprende – ha sottolineato ancora il pubblico ministero – che il consigliere Atzeri abbia pagato 96 euro per l’acquisto di un volume nella libreria Tiziano, al Bastione di Cagliari, quando per l’aggiornamento culturale gli esponenti della massima assemblea sarda percepivano 3mila euro mensili”.

Nella lista di Atzeri c’è anche un navigatore “acquistato da Trony al costo di 349 euro e nello stesso negozio venne comprata pure una macchina fotografica da 237,90 euro”. Quattro le fatture relative all’affitto di sale per convegni, pari a5.190 euro, “di cui 3.280 pagati all’Euro hotel”. Su Atzeri, Cocco ha letto infine uno stralcio di una dichiarazione spontanea resa dall’allora presidente del gruppo misto. “Parlò dei fondi ai gruppi come di emolumenti. E quella parola è stata rivelatrice: perché le risorse pubbliche venivano usati come tali, pur avendo una natura totalmente differente”.

Alessandra Carta
(@alessacart on Twitter)

LEGGI ANCHE: Fondi ai gruppi, affondo del pm: “Il Consiglio si considerava insindacabile”

Fondi ai gruppi, al via la requisitoria del pm: 14 imputati per peculato aggravato

La requisitoria del Pm: “Pizze, pasti e navigatore pagati coi fondi ai gruppi”

Fondi ai gruppi, il Pm: “Soldi alle donne delle pulizie e viaggi in giro per l’Italia”

Diventa anche tu sostenitore di SardiniaPost.it

Care lettrici e cari lettori,
Sardinia Post è sempre stato un giornale gratuito. E lo sarà anche in futuro. Non smetteremo di raccontare quello che gli altri non dicono e non scrivono. E lo faremo sempre sette giorni su sette, nella maniera più accurata possibile. Oggi più che mai il vostro supporto è prezioso per garantire un giornalismo di qualità, di inchiesta e di denuncia. Un giornalismo libero da censure.

Per ricevere gli aggiornamenti di Sardiniapost nella tua casella di posta inserisci la tua e-mail nel box qui sotto:

Related Posts
Total
0
Share