Fondi ai gruppi, il Pm: “Soldi alle donne delle pulizie e viaggi in giro per l’Italia”

Il pm Marco Cocco ha esaminato oggi le posizioni di Giuseppe Atzeri, Maria Grazia Caligaris, Mariolino Floris, Vittorio Randazzo e Salvatore Serra.

Non solo “pizze, pasti, navigatore e macchina fotografica“. All’elenco delle presunte spese pazze in Consiglio regionale si aggiungono “i soldi dati alle donne delle pulizie e i viaggi in giro per l’Italia”. È questo il quadro emerso oggi nel tribunale di Cagliari durante la requisitoria del pm Marco Cocco che ha analizzato le posizioni di cinque imputati (Giuseppe Atzeri, Maria Grazia Caligaris, Mariolino Floris, Vittorio Randazzo e Salvatore Serra). Ma a processo, davanti al giudice Mauro Grandesso, ci sono in tutto quattordici esponenti della massima assemblea sarda eletti nella legislatura 2004-2009 (qui tutti i nomi). Il pubblico ministero parlerà ancora il 2 maggio. Tuttavia per concludere la requisitoria potrebbe essere necessaria una terza udienza e solo allora formalizzerà le richieste (di condanna o assoluzione).

I soldi dati alle donne delle pulizie fanno parte del fascicolo giudiziario di Maria Grazia Caligaris che dodici anni fa venne candidata nel listino dell’allora governatore Renato Soru. Cagliaritana, socialista, sulla sua posizione il pm ha detto: “La Caligaris, sentita due volte in Procura, spiegò di aver utilizzato parte dei fondi ai gruppi per sostenere persone in difficoltà economica. L’ex consigliera regionale – ha proseguito il pm – considerò quella spesa una elargizione liberale. Ma tale affermazione è in contraddizione col fatto che si è trattato di un regalo di soldi pubblici”. Soldi che l’esponente dell’allora Sdi diede anche “al proprio partito perché la supportava nell’attività politica”, ha riferito ancora il pubblico ministero leggendo un verbale dell’interrogatorio. Alla Caligaris, difesa dall’avvocato Anna Maria Busia, la Procura di Cagliari contesta 136.691 euro, “la somma più alta del gruppo misto, maggiore anche rispetto a quella del presidente tesoriere Giuseppe Atzeri (135.616 euro)“.

Per Mariolino Floris, leader dell’Uds, l’accusa di peculato è relativa a una somma di 129.511 euro. Il pm ha ricordato: “Il consigliere regionale non si fece interrogare, ma depositò una memoria difensiva costruita in quattro punti. Nel primo era riassunta l’attività della legislatura, in cui il Floris ha scritto di aver presentato 14 proposte di legge, 39 mozioni addirittura, 6 interpellanze, 37 interrogazioni e 148 interventi di alto profilo politico e culturale. Tutto ciò, sempre stando alla memoria, ha avuto un costo, ma il consigliere non l’ha mai quantificato. Si è limitato a scrivere che l’impiego dei fondi ai gruppi era provato e non altrettanto poteva dirsi del peculato. Io – ha sottolineato il magistrato inquirente – quel documento non l’ho mai compreso sino in fondo. Così come ho considerato priva di pregio l’elaborazione logico-induttiva che il Floris ha fatto depositare a firma del commercialista Bruno Scafidi. Si tratta di una perizia tecnica nella quale sono genericamente elencati dei costi, ma senza che lo stesso Floris abbia mai fornito alcuna documentazione”. L’esponente Uds è difeso dagli avvocati Antonio Nicolini e Alberto Filippi.

Vittorio Randazzo, eletto nella XIII legislatura con l’Udc, rimase nel gruppo misto per un breve periodo. “Dal 3 marzo 2008 al 18 marzo 2009 – ha spiegato il pm -. Dai fondi ai gruppi ha percepito 30.550 euro, di cui 4.750 con un primo assegno e i restanti divisi in quattro accrediti da 2.600 euro ciascuno più altri sei da 2.600 euro”. Randazzo, difeso dall’avvocato Paolo Loria, ha giustificato parte di quelle spese citando come teste Piergiorgio Liscia. Da quella deposizione emerse “l’organizzazione di tre manifestazioni politiche. Una prima a Siliqua, ad aprile 2008, per far conoscere i candidati del Pdl. Una seconda, sempre a Siliqua, in occasione di un gemellaggio tra il Comune (del Cagliaritano) e la Sierra leone. Il terzo evento si tenne a Sestu, a febbraio 2009, appena prima delle Regionali”.

Infine Salvatore Serra che nel 2004 arrivò nella massima assemblea sarda in quota Comunisti italiani. “Serra – ha esordito il magistrato inquirente – è stato nel gruppo misto dal 16 luglio 2004 al 3 agosto dello stesso anno, e poi di nuovo dal 28 giugno al 5 settembre del 2005”. Nel periodo intermedio ha fatto parte di Insieme per la Sardegna che raccoglieva esponenti dell’Udeur e dell’Idv e dal quale Serra “ha ricevuto 36.744 euro”, sul totale dei 39.424 che la Procura di Cagliari gli contesta. “Anche perché – ha spiegato il pm – al consigliere regionale venne accreditato un assegno da 16.137 euro l’8 luglio 2005, quando il gruppo era già stato sciolto. Si presume che i soldi siano stati divisi proprio a chiusura del bilancio”.

Sull’esponente dei Comunisti Italiani, il pubblico ministero ha letto un lungo elenco di pezze giustificative che sono una somma di viaggi “in giro per l’Italia, anche in giornate festive come il 2 giugno, ma di cui Serra non ricorda la ragione”. Il grosso della contestazione è relativa a “un contratto di locazione della durata di quattro anni, dal 15 novembre 2004 al 14 novembre 2008, per uso civile e come sede dell’associazione culturale Giovanni Murgia, il deputato comunista morto a San Gregorio mentre andava a portare dei manifesti elettorali (nel Sarrabus) e non certo a spese del Parlamento”, ha sottolineato il pubblico ministero. La casa in questione aveva “quattro stanze da letto, due bagni e cucina. Nei 700 euro mensili di affitto – ha proseguito il magistrato – era compreso il posto auto. Non si capisce come mai l’associazione pagò quell’affitto se l’attività culturale cominciò solo il 22 giugno 2005, come scritto dal presidente Paolo Pillonca. Tra gli obiettivi, la diffusione della legalità. Ma non si capisce cosa ciò c’entrasse con l’attività politica del gruppi consiliari”.

Alessandra Carta
(@alessacart on Twitter)

LEGGI ANCHE: Fondi ai gruppi, affondo del pm: “Il Consiglio si considerava insindacabile”

La requisitoria del Pm: “Pizze, pasti e navigatore pagati coi fondi ai gruppi”

Fondi ai gruppi, al via la requisitoria del pm: 14 imputati per peculato aggravato

Diventa anche tu sostenitore di SardiniaPost.it

Care lettrici e cari lettori,
Sardinia Post è sempre stato un giornale gratuito. E lo sarà anche in futuro. Non smetteremo di raccontare quello che gli altri non dicono e non scrivono. E lo faremo sempre sette giorni su sette, nella maniera più accurata possibile. Oggi più che mai il vostro supporto è prezioso per garantire un giornalismo di qualità, di inchiesta e di denuncia. Un giornalismo libero da censure.

Per ricevere gli aggiornamenti di Sardiniapost nella tua casella di posta inserisci la tua e-mail nel box qui sotto:

Related Posts
Total
0
Share