È durato più di tre ore l’interrogatorio del capo del personale all’ospedale San Martino di Oristano, Giovanni Piras, davanti al gip Annie Cécile Pinello. Piras è uno dei quattro arrestati nell’ambito dell’inchiesta Ippocrate che l’altro giorno ha fatto finire ai domiciliari lo stesso dirigente della Asl insieme al sindaco di Macomer, Antonio Succu, primario di Ginecologia, l’ex consigliere regionale Augusto Cherchi, primario di Anestesia, e l’infermiere Salvatore Manai. Gli indagati sono in tutto diciannove.
Piras ha risposto a tutte le domande del giudice per le indagini preliminari, di fronte alla quale oggi sfileranno tutti e quattro gli arrestati. L’avvocato difensore del dirigente, Luigi Satta, lasciando il Tribunale ha detto: “Dimostreremo l’estraneità ai fatti del suo assistito: Piras – ha chiarito il legale con i giornalisti – è un lavoratore corretto e onesto”. Per ovvie ragioni di segretezza non sono stati rivelati i particolari sull’interrogatorio del capo del personale. Quanto agli altri tre, oltre a Succu si è avvalso della facoltà di non rispondere anche l’infermiere Manai, caposala di Ginecologia. L’ultima a essere sentito dalla Gip sarà Cherchi (nella foto di copertina a sinistra, Succu a destra). Ma filtra che pure l’esponente del Partito dei sardi avrebbe deciso di non parlare.
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