Concorsi truccati, ci sono 19 indagati: ecco i nomi del presunto “sodalizio”

Vale diciannove indagati “il sodalizio” della sanità nell’Oristanese, “un sistema che manipolava il regolare svolgimento dei concorsi”, ha scritto la Guardia di finanza che ha coordinato l‘operazione chiamata Ippocrate. Ieri i nomi dei tre arrestati su quattro, oggi l’elenco completo di tutti gli avvisi di garanzia spediti dalla Procura di Oristano (nella foto di copertina l’ospedale San Martino). Gli indagati devono rispondere a vario titolo di corruzione, frode nelle pubbliche forniture, omissione di atti d’ufficio, abuso d’ufficio e rivelazione di segreti di ufficio.

Secondo l’accusa al vertice della piramide c’erano l’ex consigliere regionale del Partito dei sardi, Augusto Cherchi, e il sindaco di Macomer, Antonio Succu, anche lui del PdS, finiti ai domiciliari insieme all’infermiere Salvatore Manai, 45 anni, di Silanus ma residente a Cabras. La quarta persona che ha ricevuto la stessa misura cautelare è il funzionario e capo del Personale, Giovanni Piras, 53 anni, di Villacidro.

Un ruolo non secondario l’avrebbe svolto Agnese Gavina Canalis, sassarese di 51 anni, che è la titolare della E-work, la società interinale con la quale “l’organizzazione” smantellata dalle Fiamme gialle gestiva le assunzioni a tempo, sempre stando alla ricostruizione dei militari. La donna per un anno è stata interdetta dallo svolgere la propria attività imprenditoriale. La Guardia di finanzia sostiene che la Canalis intascasse dei soldi per ogni persona assunta. E questo appunto con la complicità del sindaco Succu e l’ex consigliere regionale Cherchi, rispettivamente di 57 e 59 anni, primari nei reparti di Ginecologia l’uno e di Anestesia l’altro. I due, sempre stando alle indagini, hanno gestito in maniera illecita non solo il reclutamento del personale con chiamata diretta attrverso la società interinale,. ma anche alcuni concorsi pubblici. Il tutto per ottenere vantaggi elettorali, è la convinzione degli inquirenti. Un particolare, questo, ricavato dall’identità delle persone assunte che quasi sempre sono state del Marghine e della Planargia, ovvero le zone dove si sono candidati i due esponenti del PdS.

Nella lista degli indagati figura, tra gli altri, Maria Giovanna Porcu, 53 anni di Macomer, ex commissaria della Asl 5 di Oristano. Avviso di garanzia anche per Angelo Piras, 60 anni di Gavoi, che in passato ha ricoperto lo stesso ruolo poi passato nelle mani di Giovanni Piras, anche lui indagato. Nomi, questi, riportati dal quotidiano La Nuova Sardegna e per i quali non si esclude una misura cautelare. L’elenco degli avvisi di garanzia si allunga con il cagliaritano Nicola Contarini, responsabile dell’agenzia interinale Tempor. Ancora: Giovanni Sanna e Daniela Sanna che nel 2014 avevano promesso al sindaco Succu la loro candidatura nelle liste del Pds. E poi Nicola Bassetti, il quale, sempre stando alla ricostruzione delle Fiamme gialle, avrebbe promesso il suo sostegno politico in cambio di un posto buono nella graduatoria del concorso per operatore socio sanitario.

L’iscrizione sul registro degli indagati è arrivata pure per Andrea Dore, esponente del Partito dei sardi a Flussio. Ecco poi le sei partecipanti al concorso per ostetrica, considerato truccato per la Guardia di finanza: Angelica Faedda, 33 anni, di Sedilo; Simona Firinu, 31 anni, di Ghilarza; Maria Laura Moro, 30 anni, di Nuoro; Monica Pinna, 31 anni, di Oristano; Francesca Usai, 29 anni, di Nuoro; Giovanna Antonia Bosu Bissiri, 39 anni, di Macomer. Il diciannovesimo avviso di garanzia è per Gianfranco Congiu, capogruppo del PdS in Consiglio regionale nella passata legislatura. L’operazione Ippocrate è partita due anni fa dopo alcune denunce, tra cui quella dell’ex sardista Angelo Carta: allora sedeva ugualmente in uno scranno del palazzo di via Roma e da onorevole era componente della commissione d’inchiesta sulla sanità.

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