Rete ospedaliera, la maggioranza fatica a sciogliere i nodi: il confronto continua

In commissione Sanità del Consiglio regionale continua l’esame dei 660 emendamenti alla riforma della Rete ospedaliera (martedì seduta dedicata alla discussione sui singoli articoli e conclusa con l’approvazione dei primi quattro capitali sui dodidi totali). Il parlamentino presieduto da Raimondo Perra (Psi) ha lavorato ieri tutto il giorno sulle proposte di modifica che hanno fatto scoppiare lo scontro la tra schieramenti con Udc, Forza Italia e Psd’Az che accusano la maggioranza di aver cassato la gran parte degli emendamenti da loro persentati (leggi qui).

In commissione è finito uno dei capitoli più importanti e decisivi del testo in cui è messo nero su bianco il ruolo di ciascun ospedale nella riorganizzazione, quindi col numero dei posti letto e i reparti previsti. Si tratta del sesto capitolo e qui si concentrano i nodi su cui la maggioranza non ha trovato l’accordo (leggi qui), dopo quello di agosto che è saltato.

A dividere soprattuto l’ospedale di Lanusei (nella legge classificato come nodo della rete ospedaliera con funzioni Dea di I° livello solo sulle emergenze/urgenze) e il presidio di Alghero-Ozieri che ugualmente una parte della maggioranza vuole promuovere a Dea di 1° livello, ma dopo un monitoraggio sul quale non tutti sono d’accordo. Il problema è che queste scelte comportano anche maggiori costi, quando l’obiettivo della riforma è migliorare i servizi e ottenere risparmi (leggi qui). Sui due punti la commissione ha votato per il ritiro degli emendamenti che prevedono rispettivamente di cancellare la prola “funzioni” ed eliminare il percorso del monitoraggio. Ma il consigliere ogliastrino, Franco Sabatini (Pd), ha fatto sapere che lo presenterà ugualmente. La commisisone è di nuovo convocata oggi (dalle 10). Il Consiglio si riunisce invece il 10 ottobre.

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