la guerra degli uffici nel palazzo della regione sardegna

Guerra degli uffici in Regione, il segretario vuole la lista dei dipendenti ‘cattivi’

Francesco Scano, l’ex presidente del Tar scelto da Christian Solinas come segretario generale, vuole la lista dei dipendenti regionali ‘cattivi’. Ma dalla Cgil arriva l’altolà. E non è una carezza, quella che il sindacato ‘rosso’ serve al nuovo capo ‘supremo’ degli uffici.

Tutto è nato da una frase che Scano ha messo nero su bianco in una missiva inviata ad Aldo Derudas, direttore generale facente funzioni della Centrale di committenza che in Regione gestisce gli appalti e da cui lo scorso luglio è stata cacciata la Dg Cinzia Lilliu (senza un apparente motivo, tanto che c’è un ricorso in piedi davanti al giudice del lavoro).

Le scrivanie della Centrale di committenza si devono spostare nella Torre di via Zara, cioè l’ala più nuova del palazzo regionale il cui ingresso principale è in viale Trento. Così il 4 ottobre scorso, con decorrenza dal giorno 11, ha deciso un’altra Dg, Stefania Manca, che guida gli uffici degli Enti locali e ha competenza anche sui trasferimenti.

Lo spostamento della Centrale di committenza verso la Torre, tra il 3° e l’8° piano, fa discutere perché Antonello Troffa, rappresentante per la sicurezza dei lavoratori, il giorno 7 ottobre aveva fatto notare che le stanze di via Zara erano del tutto inadeguate. Troffa inanellò una serie di rilievi che andavano dalle “finestre bloccate” agli “ascensori insufficienti” passando per “l’impossibilità di applicare le regole anti-Covid”, vista la ristrettezza degli spazi.

Ma Scano ha deciso di tirare dritto e messo tutti sull’attenti attraverso la missiva a Derudas, invitato, in qualità di Dg facente funzioni, a “porre in essere, entro la corrente settimana, il trasferimento” dei nuovi uffici assegnati. Correva il giorno 12 novembre. A tutti i dipendenti, per il tramite di Derudas, veniva intimato di lasciare gli attuali uffici, al 4° e 5° piano di viale Trento.

Ma siccome il trasferimento non sembra molto amato, Scano ha picchiato duro e nella lettera ha chiesto a Derudas di mandargli la lista dei lavoratori ‘ribelli’. “Senza ulteriore indugio – ha scritto il segretario generale – si sollecita la segnalazione di eventuali inadempimenti dei dipendenti”. Insomma, Scanu ha chiesto la lista dei cattivi.

La Cgil, attraverso la Funzione pubblica, è andata su tutte le furie. “A nostro avviso è opportuno verificare non le inadempienze dei lavoratori, ma eventualmente l’organizzazione stessa del trasloco”, hanno sottolineato i rappresentanti sindacali Alessandra Fantinel e Renato Mura, sollecitando pure un incontro per “conoscerla personalmente e chiarire tutti gli elementi del trasferimento”.

Insomma, la Cgil non vuole liste di proscrizione. Scano è avvisato: la politica del ‘terrore’ non è gradita in Regione. Né ora né mai. (al. car.)

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