Fra i Tacchi d’Ogliastra e il Sentiero delle aquile: a Gairo Taquisara 80 guide turistiche a lezione di geologia

Le vicende geodinamiche che hanno coinvolto la Sardegna negli ultimi 500 milioni di anni, ne hanno determinato l’incredibile geodiversità. Una palestra per le competenze di geologi e naturalisti, ma, sempre più, argomenti quotidiani delle Guide Escursionistiche Ambientali. Per loro, nasce l’idea della Società Geologica Italiana di realizzare una serie di incontri, in particolare nel contesto dei Tacchi d’Ogliastra, sui sentieri, in superficie, e nelle grotte turistiche, al loro interno. Le due giornate formative sono intitolate “Il carsismo dei Tacchi di Ogliastra” e hanno base a Gairo Taquisara.

Oltre 80 sono giunte da tutta la Sardegna, nella vallata di Gairo Taquisara, sospesa ad oltre 900 metri di quota, tra i Tacchi ogliastrini, ad un passo dal Gennargentu. Ritorneranno anche il prossimo sabato, 9 settembre per percorrere tutte assieme il “Sentiero delle Aquile”. La sezione di Geologia Ambientale della Società Geologica Italiana, anche con docenti provenienti dal CNR e dalle Università di Cagliari e Bologna, condivide le evidenze scientifiche acquisite nel campo del carsismo, ma non solo, direttamente con chi potrà narrarle direttamente ai sardi e ai turisti. Sono loro i destinatari ultimi di questa strutturale azione di sistema: i potenziali fruitori del territorio, ma anche delle sempre più richieste esperienze nel mondo sotterraneo, meraviglioso, di cui la Sardegna è ricca in modo diffuso. Quel mondo a cui hanno accesso gli speleologi, ma che grazie alle porzioni fruibili nelle grotte turistiche, sono a disposizione di chiunque.

La prima giornata di formazione si è conclusa con l’analisi delle fotografie che gli 11 gruppi di lavoro costituiti hanno riportato ai docenti, dopo l’accesso pomeridiano a Grotta Taquisara. La grotta, tra quelle a fruizione anche turistica, è la più in quota della Sardegna (980m s.l.m.). Dei 1.070 metri di sviluppo orizzontale ad oggi già rilevato, i circa 450 metri ben illuminati e comodamente fruibili su passarella, rappresentano una vera palestra di geologia e geomorfologia.
Sabato prossimo, nuovo incontro di formazione: si camminerà in superficie, sul “Sentiero delle Aquile” percorribile sia nella versione estesa di 12 chilometri, che nella versione turistica da 7. Sopra il tacco calcareo, si cercheranno le linee del paesaggio che confermano la sua originale copertura continuativa sino al Gennargentu. Prima che questi tavolati venissero ulteriormente innalzati dalle spinte tettoniche e che le odierne valli li frammentassero. Lungo il “Sentiero delle Aquile” si vedranno anche gli spettacoli naturalistici della “Valle dei Tassi” e quelli archeologici dell’area archeologica di “Perdu Isu”, il tutto incastonato tra gole e spettacolari salti di calcarei strapiombanti, con deviazioni che in pochi minuti portano proprio a Grotta Taquisara o all’area archeologica di “Is Tostoinos” (entrambe attrezzate con aree picnic).

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