Tamponi Covid non solo al Mater Olbia: la Giunta accrediterà i laboratori privati

I laboratori privati della Sardegna, se accreditati con la Regione, potranno eseguire il tampone per l’individuazione del Covid-19 a tutti i cittadini che ne faranno richiesta dietro prescrizione medica. Lo ha stabilito la Giunta regionale, che, nel corso dell’ultima seduta, ha approvato le linee di indirizzo che definiscono “le procedure per l’individuazione delle strutture idonee all’esecuzione dei test e gli adempimenti a cui gli stessi laboratori dovranno attenersi”.

I centri privati che vorranno offrire il servizio – tecnicamente il tampone è un test mnolecolare a differfenza di quell’esame del sangue che è sierologico – dovranno inoltrare “specifica manifestazione di interesse alla Regione certificando i propri requisiti” e avranno “l’obbligo di comunicare dati ed eventuali positività riscontrate nei pazienti al sistema sanitario pubblico per consentire l’attivazione di tutte le misure necessarie alle indagini epidemiologiche e di prevenzione.

Così il presidente della Regione, Christian Solinas: “Potenziamo il sistema di accertamento diagnostico sul nostro
territorio a beneficio dei sardi. Nelle more di una risposta definitiva da Roma (cui spetta dare l’ok alla procedura di attivazione delle convenzioni) abbiamo deciso di intervenire e lo abbiamo fatto con criterio e buon senso. Il controllo della sanità pubblica sull’attività diagnostica realizzata dai laboratori privati sarà preminente. Un servizio in più che sarà dato ai cittadini nella massima sicurezza”.

Al momento in Sardegna solo il Mater Olbia può fare i tamponi, in seguito all’autorizzazione concessa dal sindaco Settimo Nizzi ad agosto con apposita ordinanza. E quando nelle scorse settimane si sono registrati quattro casi di Covid tra il personale dell’ospedale del Qatar, l’Unità di crisi provinciale aveva disposto la chiusura (qui la cronaca). I tamponi al Mater sono ripresi l’altro giorno (leggi qui). I test si possono eseguire stando dentro l’abitacolo della vettura.

Così all’assessore alla Sanità, Mario Nieddu: “Nel rispetto di quelle che sono le direttive finora emanate dal ministero, abbiamo ritenuto opportuno dare la possibilità ai laboratori privati accreditati dalla Regione di svolgere un’attività al di fuori degli ordinari controlli della sanità pubblica, consentendo ai cittadini che non hanno i sintomi della malattia di sottoporsi autonomamente e volontariamente al test. Oltre a dare uno strumento di sicurezza in più utilizzabile da chiunque lo desideri, rispondiamo all’esigenza di tutte quelle persone che per particolari motivi, di lavoro o per spostamenti all’estero, necessitano di avere libero accesso ai tamponi. Resta comunque inalterato il ruolo cardine della sanità pubblica”. Infatti: tutti coloro che hanno “il sospetto di essere entrati in contatto con un caso positivo o abbiano riscontri sintomi compatibili con il Covid, devono rivolgersi agli ospedali della Sardegna ed essere presi in carico secondo le modalità previste e messe in campo sin dall’inizio dell’emergenza sanitaria”.

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