Stop al carbone, lite Governo-Regione. Conte: “Solinas sbaglia a rimandare”

“Non vedo con favore il differimento del termine della decarbonizzazione, il cui programma è fissato al 2025 e non ho preso assolutamente impegni per differire questa scadenza”. Le parole del premier Giuseppe Conte, oggi a Cagliari, pesano come macigni sulla questione energetica sarda. Sul cosiddetto ‘phase out’, l’uscita dall’utilizzo del carbone, la Giunta guidata da Christian Solinas ha, infatti, più volte ribadito l’intenzione di rimandare al 2030. Intenzione già espressa in diverse sedi e già sul tavolo del ministero dello Sviluppo economico.

LEGGI ANCHE: Il metano arriva nell’Isola entro il 2019. Regione: ‘Posticipare uscita da carbone’

“Questo è un governo verde che nel suo Dna ha programmato un green new deal – ha spiegato -, abbiamo un piano ‘Energia e clima’ e c’è un chiaro progetto di decarbonizzazione per la transizione energetica. Questo – ha aggiunto il premier – vuol dire favorire la realizzazione dell’elettrodotto con la Sicilia e investire sulle energie rinnovabili e, se è il caso, creare piccoli depositi di gas naturale liquefatto a supporto delle zone industriali”.

Il premier ha risposto alle domande dei giornalisti anche in merito alla vertenza sugli accantonamenti, i contributi che le regioni devono versare per il ripianamento del debito pubblico. “Non vogliamo svantaggiare la Sardegna per le sue legittime pretese economiche ma dobbiamo anche tener conto dei vincoli di contabilità pubblica e troveremo una soluzione compromissoria che confido sarà soddisfacente per entrambi – ha sottolineato il premier -. Esiste una vertenza contabile della Sardegna con lo Stato e ne ho parlato con il presidente della Regione. Da dopo la sentenza della Corte Costituzionale sono in corso incontri presso la Ragioneria generale dello Stato e i nostri tecnici elaboreranno delle proposte”.

E sulla mobilitazione in Sardegna per inserire il principio di insularità in Costituzione e sulla proposta di legge ferma in commissione Affari costituzionali del Senato il presidente del Consiglio dei ministri ha ricordato il lavoro sulle autonomie: “Noi stiamo lavorando sulle autonomie differenziate, questa è una Regione a Statuto speciale, e qualsiasi modifica deve passare da una riforma costituzionale ad hoc. Sono progetti da valutare in un clima complessivo con le altre forze politiche – ha spiegato – non posso prendere impegni ma c’è la possibilità di un confronto per rafforzare lo Statuto dell’Autonomia speciale”.

E ancora su Cagliari, sulla questione del porto industriale. “Abbiamo discusso dei problemi del porto canale e confido che questi siano superati al più presto. C’è un vincolo paesaggistico su cui si sta lavorando e degli investimenti anche cospicui che sarebbe bene sbloccare, certo il presidente del Consiglio non può rimuovere il vincolo paesaggistico – ha spiegato -. Come governo stiamo lavorando alla perpetrazione della Zona economica speciale che offrirebbe una fiscalità di vantaggio e in prospettiva favorirebbe gli investimenti”.

LEGGI ANCHE: Entrate, continuità e infrastrutture: Solinas accoglie Conte con il dossier

Diventa anche tu sostenitore di SardiniaPost.it

Care lettrici e cari lettori,
Sardinia Post è sempre stato un giornale gratuito. E lo sarà anche in futuro. Non smetteremo di raccontare quello che gli altri non dicono e non scrivono. E lo faremo sempre sette giorni su sette, nella maniera più accurata possibile. Oggi più che mai il vostro supporto è prezioso per garantire un giornalismo di qualità, di inchiesta e di denuncia. Un giornalismo libero da censure.

Per ricevere gli aggiornamenti di Sardiniapost nella tua casella di posta inserisci la tua e-mail nel box qui sotto:

Related Posts
Total
0
Share