Entrate, continuità e infrastrutture: Solinas accoglie Conte con il dossier

È durato circa mezz’ora il confronto tra il presidente della Regione, Christian Solinas, e il premier, Giuseppe Conte. Il tempo necessario al governatore per fare il punto sulle emergenze della Sardegna e consegnare un dossier con le principali partite aperte. In cima alla lista ci sono “vertenza entrate, il tema della continuità territoriale, passando dal comparto agropastorale”, ha spiegato Solinas. “Abbiamo rappresentato anche il tema dei beni culturali con l’esigenza di ripartire speditamente con gli scavi di Mont’e Prama e abbiamo affidato ai tecnici una fase di approfondimento istruttorio”.

L’incontro di questo pomeriggio è l’inizio di un percorso visto che “ci rivedremo presto per trarre le conclusioni politiche – annuncia il governatore – perché abbiamo bisogno di chiudere la partita degli accantonamenti già nella prossima legge di stabilità”. Si tratta di un tema che sta particolarmente a cuore al governatore che non nasconde l’auspicio che “lo Stato provveda quanto prima a saldare quello che la Corte Costituzionale ha già riconosciuto alla Sardegna come un debito certo ed esigibile”. Tra gli altri temi del dossier, l’uscita dal carbone entro il 2025 “che deve avvenire in maniera ordinata e dando certezze per gli investitori nella prospettiva che anche la Sardegna aspira ad avere una autosufficienza e una sovranità energetica, verde e rinnovabile”, ha concluso Solinas.

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Il premier è stato accolto anche dal sindaco di Cagliari, Paolo Truzzu, che non ha dubbi su quale sia l’argomento in cima alla lista: “La richiesta che faremo al presidente Conte è quella di sbloccare definitivamente le attività all’interno del porto Canale: si tratta di un compendio che può creare occasioni di sviluppo e che ci può permettere di camminare con le nostre gambe”. Sarà uno dei temi da trattare durante il tavolo per il Contratto di sviluppo, avviato dal premier. “Come Comune, come Regione e come sistema Paese – ha aggiunto Truzzu – dobbiamo essere in grado di mettere in moto il porto di Cagliari che è al centro del Mediterraneo, in caso contrario non avremmo alcuna possibilità di organizzare qualsiasi sviluppo futuro e non servirà alcun Cis. Servono scelte politiche, non solo risorse”. Infatti non si tratta soltanto di un problema di soldi ma, “bisogna sbloccare il vincolo, avere la sanatoria per il Porto canale”.

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Per quanto riguarda la parte accademica, invece, Conte è stato insignito del titolo di Mediatore Mediterraneo 2019. Il riconoscimento è stato dato a Cagliari dal professor Carlo Pilia, presidente dell’associazione dei mediatori del Mediterraneo, durante un convegno a Palazzo Viceregio e viene assegnato al premier “per aver interpretato in maniera magistrale il suo ruolo di mediatore tra gli italiani e per gli italiani negli scenari di crisi nazionali ed internazionali”.

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In mattinata invece, il premier si è calato nel suo ruolo accademico, intervenendo al convegno organizzato dall’università di Cagliari a palazzo Viceregio. Conte, in qualità di docente di diritto privato dell’ateneo di Firenze ha parlato della responsabilità sociale dell’impresa definendo quella socialmente responsabile come “un’impresa sapiens in quanto partecipa ad un’intrapresa più ampia, nella consapevolezza del proprio impatto sociale a ambientale”. Inoltre, ha spiegato Conte, l’impresa socialmente responsabile beneficia di alcuni vantaggi, quali “il miglioramento della propria immagine e reputazione sul mercato, relazioni più durature con i portatori di interesse, crea ambienti di lavoro più sicuro e gode di facilitazioni per l’accesso al credito, oltre a vantaggi fiscali e semplificazioni amministrative”. Tra gli altri aspetti Conte ha evidenziato anche altri benefici come la “riduzione dei rischi d’impresa e gli aumenti di valore per azionisti rispetto a rating etici”.

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