Rete ospedaliera, ok alla ripartizione: 4.732 posti letto pubblici, 1.058 privati

Arriva il via libera definitivo della Giunta alla ripartizione dei posti letto tra i presidi ospedalieri delle aree omogenee Nord-Ovest e Sud-Est e alla riconversione dell’offerta assistenziale degli ospedali pubblici e privati: in tutto dei 5.790 posti letto stabiliti, 4.732 vanno al pubblico e 1.058 ai privati.

La delibera, approvata accogliendo la maggior parte delle osservazioni emerse in sede di discussione nella Commissione competente del Consiglio regionale, rafforza il nodo hub di Sassari, con l’incremento dei posti letto di Chirurgia Generale, Medicina Generale e di Cardiochirurgia e la rimodulazione dei posti letto di Nefrologia e Gastroenterologia assegnati sempre all’Aou di Sassari. Rivista anche l’offerta del Mater Olbia – che apre i battenti il 12 dicembre con i primi 12 ambulatori – richiesta dal nuovo referente scientifico: l’ospedale Gemelli, subentrato al Bambin Gesù. (LEGGI QUI) In particolare il provvedimento regionale cita l’istituzione di quattro poli per la Neurochirurgia tra i quali appunto il Mater Olbia (indicato genericamente come “erogatore privato gallurese”), l’Aou Sassari, l’Assl di Nuoro e l’azienda ospedaliera Brotzu di Cagliari.

Secondo l’assessore della Sanità Luigi Arru la delibera consente “di rendere la rete degli operatori privati più coerente con le effettive esigenze dei cittadini nelle singole aree” e, in particolare per il Mater Olbia, “permette di imprimere un’accelerazione all’intera procedura consentendo di andare oltre l’accreditamento degli ambulatori, come è avvenuto nei giorni scorsi, avviando di fatto tutta l’attività ospedaliera del nuovo presidio”. Riconversione e rimodulazione, precisa l’esponente della giunta, costituiscono “un passaggio importantissimo nell’ambito della riforma della rete ospedaliera e dell’offerta dei servizi sanitari ai cittadini, questo nel rispetto della maggior parte delle osservazioni emerse in sede di commissione Sanità del Consiglio regionale”.

Ovviamente, ricorda Arru, “adesso le Aziende sanitarie dovranno modificare gli atti aziendali di organizzazione, rendendoli coerenti con la delibera appena approvata e l’Ats, dal suo canto, dovrà definire il numero minimo di posti letto da assegnare alle singole strutture pubbliche e procedere alla loro qualificazione in degenza ordinaria, Day Surgery e Day Hospital”. “Le Aziende sanitarie dell’area Sud-Est – precisa ancora Arru – dovranno invece elaborare programmi concordati per la graduale riconversione dell’ospedale Marino di Cagliari e per il trasferimento delle Unità operative che dovranno essere ricollocate presso diversi presidi in coerenza con la distribuzione delle discipline specialistiche. Stessa cosa dovranno fare le Aziende sanitarie dell’area Nord-Ovest, per consentire all’ATS la gestione delle Unità operative che rimangono collocate presso l’ospedale Santissima Annunziata di Sassari. Infine, i posti letto di Day Surgery dovranno operare preferibilmente in un’unica area assistenziale di degenza multidisciplinare per produrre, con la massima efficienza, prestazioni inerenti alle specialità relative ai posti letto ordinari accreditati presso l’ospedale di riferimento”.

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