Proclamazione degli eletti congelata: caos in 35 sezioni, schede da ricontare

Cinque anni fa ci vollero 26 giorni per la proclamazione degli eletti. Allora lo spoglio delle schede per le Regionali 2014, che decretarono la vittoria del centrosinistra di Francesco Pigliaru sull’avversario di centrodestra Ugo Cappellacci, fu ufficialmente chiuso quando mancavano otto sezioni. Questa volta da scrutinare, a sei giorni dalle consultazioni, ne restano ancora trentacinque (i dati ufficiali del portale della Regione segnano 1.805 sezioni scrutinate su 1.840), quelle che nei seggi di alcuni Comuni sono risultate essere difficilmente interpretabili o troppo controverse per scrutatori, presidenti e rappresentanti di lista, complici anche e soprattutto il voto disgiunto e la doppia preferenza di genere.

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In sostanza sono circa 15mila i voti ancora da assegnare e questo farà la differenza sull’ingresso in Aula di candidati separati da una manciata di voti o sugli equilibri territoriali da mantenere secondo la legge elettorale, definita da più parti “monstrum”, che regola l’elezione del Consiglio regionale della Sardegna.

Così per conoscere definitivamente la lista degli ingressi nell’Aula del Consiglio regionale si dovrà ancora attendere, quasi certamente, qualche settimana. Il tempo necessario all’Ufficio centrale regionale costituito presso la Corte d’appello a Cagliari, per determinare il numero di voti validi ottenuti da ciascun candidato e procedere alla proclamazione dell’elezione del presidente, Christian Solinas, e dei consiglieri regionali. Il passaggio dopo le operazioni di spoglio – cominciato alle 7 di lunedì 25 febbraio, il giorno dopo le elezioni, e da concludere, per legge, entro 12 ore – è questo: i 377 Comuni sardi, in cui sono state allestite le 1.840 sezioni, trasmettono gli estratti dei verbali dello scrutinio e il materiale elettorale agli uffici centrali circoscrizionali presso i tribunali sardi che poi li inviano alla Corte d’appello che provvederà al riconteggio.

In alcuni casi nei tribunali sono finite, già lunedì a fine spoglio, tutte le schede di alcuni Comuni che non sono riusciti a decretare gli eletti. È il caso del tribunale di Tempio dove il personale dell’Ufficio elettorale circoscrizionale ha preso in mano il materiale elettorale per poter concludere le procedure di spoglio delle schede nei cinque seggi del Comune di Budoni (Gallura). Stesso caso è avvenuto a Villasor (Sud Sardegna). È per questo che almeno quattro consiglieri restano in bilico e non conoscono ancora il proprio destino.

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La verifica dello spoglio delle schede in Corte d’appello – prevede la normativa – deve cominciare entro 24 ore dal ricevimento degli atti. Ma ancora all’Ufficio centrale non è arrivata tutta la documentazione dagli Uffici centrali circoscrizionali costituiti per gli otto collegi nei tribunali di Cagliari, Sassari, Oristano, Nuoro, Tempio Pausania e Lanusei. E non ci sono ancora stime attendibili della tempistica. L’Ufficio centrale regionale, infine, comunicherà l’avvenuta proclamazione ai consiglieri eletti e alla segreteria generale del Consiglio regionale, che a sua volta la trasmetterà alla presidenza della Regione affinché – dice la legge – “la porti a conoscenza del pubblico”.

Sarà solo allora che scatteranno i venti giorni entro cui il nuovo Consiglio regionale della Sardegna dovrà riunirsi per la prima volta, convocato dal neo eletto presidente della Regione (soltanto la prima seduta della legislatura è convocata dal governatore, in assenza – ancora – di un presidente dell’Assemblea). Le norme che regolano i passaggi formali di avvio di una nuova legislatura sono contenuti nello Statuto sardo. Christian Solinas avrà, invece, dieci giorni di tempo dalla proclamazione per nominare i 12 assessori della nuova Giunta (che poi dovrà giurare in Aula) e assegnare la carica di vicepresidente. La convalida dell’elezione di consiglieri e l’accertamento dell’ordine di precedenza dei candidati non eletti, spetta alla Giunta per le elezioni del Consiglio regionale. Queste operazioni non possono essere, però, convalidate prima che siano trascorsi venti giorni dalla proclamazione.

È verosimile, dunque, anche nella migliore delle ipotesi, che la prima seduta dell’Assemblea non si potrà tenere prima dei primi giorni del mese prossimo, mentre la Giunta potrebbe essere pronta e presentata dieci giorni prima. Si dovrà attendere ancora un po’ per avere la macchina regionale pienamente operativa e nel possesso di tutte le funzioni.

Marzia Piga

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