Pd, scandalo tessere e rissa verbale: annullato il congresso di Olbia

Parole grosse e la rissa sfiorata: per questo il garante Franco Marras ha annullato il congresso di Olbia, dove il Pd è già al centro di uno scandalo tessere.

Olbia non avrà un nuovo segretario del Pd. Non ora, almeno. Il congresso cittadino è stato annullato ancora prima di arrivare alla votazione finale. Troppe le urla, le parole grosse e un gesto che ha spinto verso la decisione estrema il garante Franco Marras, mandato in Gallura dalla Commissione regionale dei congressi. Il deputato Gian Piero Scanu, che è anche uno dei capi del partito nella provincia, in segno di sfida,  avrebbe avvicinato la propria faccia a quella del segretario regionale Silvio Lai,  a Olbia per presenziare ai lavori dopo lo scandalo delle molte tessere intestate a stranieri. Versione smentita categoricamente da Scanu. Il quale definisce questa ricostruzione non solo “calunniosa”, ma anche incompatibile col suo modo di essere e di intendere il confronto politico.

Di certo, nella sede olbiese del Pd, in via Roma, gli animi si sono scaldati nel primissimo pomeriggio. Al centro della contesa, chi avesse effettivamente diritto di voto, visto che non sono stati ancora sciolti i dubbi intorno a quel 16 per cento di iscritti stranieri, tra senegalesi, pakistani e rumeni. In teoria militanti, ma oggi nessuno di loro ha partecipato al congresso.

Un congresso segnato da un crescendo di tensione.  Prima Scanu ha avuto uno scontro con lo stesso Marras, il quale poco prima accusato il parlamentare di violare lo Statuto del Pd, dal momento che alla carica di deputato affianca quella di consigliere comunale. Scanu,  avrebbe usato parole forti, fino a dare a Marras del “miserabile”. La scena si sarebbe ripetuta più o meno identica con Lai come co-protagonista. E qua le versioni divergono. Secondo quella degli ambienti vicini a Silvio Lai, Scanu si sarebbe avvicinato al segretario regionale uscente quasi mettendogli la faccia sulla faccia, con un atteggiamento avvertito come minaccioso. Niente di tutto questo, secondo Scanu: solo un ordinario, anche se aspro, diverbio su questioni politiche.

Quel momento, comunque sia andata, è stato il culmine dello scontro. I lavori si sono protratti ancora per poco. Poi Marras ha deciso la sospensione e il successivo annullamento del congresso, rimandando ogni decisione alla nuova segretaria del partito, non appena verrà eletta tra due settimane.

A Olbia non c’è un candidato unitario. Ma, soprattutto, la guerra tra componenti si trascina da anni. Stavolta, doveva essere una sfida a due tra l’uscente Angela Corda, la segretaria che ha fatto il miracolo delle tessere straniere, e Graziano Azara.  A sostenere la Corda, l’area di Scanu e quella dell’ex consigliere regionale Pier Luigi Caria. Azara è invece espressione dell’area Cabras che in Gallura fa capo al socialista Nardino Degortes, ex assessore regionale. Ma Azara è sostenuto pure dai soriani co0rdinati da Andrea Viola. La Corda è stata eletta nel 2013 con un congresso al quale i cabrasiani non parteciparono. Non solo: in seguito al caso Olbia, Francesco Sitzia si dimise da presidente della Commissione regionale di garanzia.

Sul fronte provinciale, la sfida gallurese è aperta tra Ivana Russu e Tomaso Visicale. La Russu, assessore a Olbia, è sponsorizzata dalla corrente Scanu, mentre al soriano Visicale, capogruppo Pd a Tempio e dato al momento in vantaggio, stanno tirando la volata proprio i cabrasiani.

Il deputato, per tutta risposta all’annullamento del congresso olbiese, ha annunciato la propria candidatura a sindaco alle amministrative del 2016. Scanu ha già guidato il Comune dall’85 al ’94. Nel partito, tuttavia, la mossa del parlamentare ha sorpreso: nessuno ne sapeva nulla. È poi venuto fuori che a Carlo Careddu – ex segretario provinciale, assessore all’Urbanistica a Olbia nonché vicesindaco – non è stata riconosciuta la validità delle tessere 2013 e 2014 fatte online e pagate con la carta di credito della sua compagna.

Intanto, spostandoci al sud dell’Isola, da registrare la vittoria nel Medio Campidano di Stefano Musanti, il soriano molto gradito all’area Fadda e di fatto un altro tassello di quel patto elettorale che per le primarie del 26 ottobre ha candidato Renato Soru. Lo schema di accordo è lo stesso che nella provincia di Cagliari sta consegnando la segreteria al lettiano Francesco Lilliu. Sui coordinamenti territoriali manca solo il verdetto di Nuoro, investito da un’altro scandalo tessere: qualcosa come 158 iscrizioni che sarebbero state pagate con un unico bonifico. La carica se la contendono in quattro:Francesco Manca, Antonio Arghittu, Nino Cogoni e Michele Corda.

Alessandra Carta
(@alessacart on Twitter)

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