Laura Boldrini: “Per essere buoni cittadini non basta votare ogni 5 anni”

Si è conclusa a Ulassai, in Ogliastra, la tre giorni sarda di Laura Boldrini. Ecco la cronaca.

Per essere buoni cittadini non basta votare ogni cinque anni“. Laura Boldrini lo dice a Nuoro, nel giardino di casa Deledda, penultima tappa della sua tre giorni in Sardegna. La presidente della Camera ha appena visitato l’abitazione della scrittrice barbaracina premio Nobel per la letteratura nel ’26. “Un portento”, ripete ancora la terza carica dello Stato richiamando la necessità di “avere modelli femminili alti”, filo rosso della sua visita nell’Isola. Ma tanti sono stati stati i moniti alla politica, ai sindacati e alla stessa società civile, come nell’ultimo richiamo da Nuoro, dove la Boldrini è stata accolta dal sindaco Alessandro Bianchi. Presenti pure l’assessore regionale alla Sanità, Luigi Arru, il presidente dell’Isre (Istituto superiore etnografico), Bruno Murgia, e l’ex parlamentare Ivana Dettori.

“Bisogna fare cittadinanza attiva – è il messaggio lanciato dalla presidente -, perché tutti dobbiamo provare a costruire una politica pulita”. Un concetto, questo, ribadito a Ulassi, dove la Boldrini ha salutato la Sardegna e dettato in qualche modo l’agenda dei “valori necessari per rinsaldare il patto tra elettori ed eletti“. Quindi ecco “il coraggio e l’anticonformismo, proprio come li aveva Maria Lai”, ha detto la presidente sotto la tensostruttura nel museo-stazione d’arte dedicato all’artista tessitrice, col sindaco Franco Cugusi a fare gli onori di casa.

E se “chiudere le scuole non è un buon segno”, ha risposto la Boldrini rispetto al piano regionale di dimensionamento a cui si aggiungono i tagli nazionale, “con la mia visita voglio dimostrare che le istituzioni non arretrano dalla Sardegna. E anzi, dove più grandi sono le sofferenze, lo Stato ha il dovere di farsi carico dei problemi e trovare le soluzioni. In questi giorni, infatti, non mi sono sottratta dagli incontri con i precari della scuola e con i lavoratori in difficoltà”.

Proprio a Nuoro c’è stato un fuori programma, davanti alla Solitudine, dove Grazia Deledda è sepolta. Lì sono arrivate le donne della Legler, l’azienda tessile che da poche settimane è fuori dalla cassaintegrazione nazionale. “Io – ha ripetuto pure a loro – non posso agire direttamente perché non faccio parte dell’Esecutivo. Ma porterò ogni istanza a Roma”.

Sui temi politici, o comunque di programmazione, la presidente è tornata a parlarne al museo Maria Lai, dove una donna – Rosanna Castoldi – ha sventolato la bandiera dei Quattro Mori con la scritta “No scorie“. La presidente della Camera ha detto: “Concordo, un’Isola così bella è giusto che protesti“. E poco dopo, quando si è concluso la visita alle opere dell’artista tessitrice, la Boldrini ha aggiunto: “La forza della vostra terra è il suo paesaggio selvaggio, aspro. Per questo non mi immagino strade dritte. Forse bisognerebbe migliorare la manutenzione e assicurare al meglio il trasporto pubblico col maggior numero possibile di autobus”.

La Boldrini ha chiuso la sua visita sarda ringraziando ancora una volta la deputata Caterina Pes, la regista di questo viaggio nell’Isola, ideatrice del filo rosso al femminile che ha unito Eleonora d’Arborea, Grazia Deledda e Maria Lai. La parlamentare Pd, che alla Camera è nella segreteria della presidenza, ha sintetizzato così la tre giorni sarda. “La buona politica è quella che cerca e trova il confronto con i cittadini, è quella che esce dai palazzi per recarsi in mezzo alle persone. Esattamente come in questa visita ha fatto la Boldrini dimostrando di essere la presidente di tutti gli italiani“.

Alessandra Carta
(@alessacart on Twitter)

LEGGI ANCHE: La presidente Boldrini: “Presto alla Camera la vertenza Sardegna”

Laura Boldrini a politica e sindacati: “Rinnovamento, trasparenza, sobrietà”

Per Boldrini bagno di folla a Oristano: “I politici non sono tutti uguali”

Boldrini e la Sardegna delle donne: “Bisogna avere modelli femminili”

Diventa anche tu sostenitore di SardiniaPost.it

Care lettrici e cari lettori,
Sardinia Post è sempre stato un giornale gratuito. E lo sarà anche in futuro. Non smetteremo di raccontare quello che gli altri non dicono e non scrivono. E lo faremo sempre sette giorni su sette, nella maniera più accurata possibile. Oggi più che mai il vostro supporto è prezioso per garantire un giornalismo di qualità, di inchiesta e di denuncia. Un giornalismo libero da censure.

Per ricevere gli aggiornamenti di Sardiniapost nella tua casella di posta inserisci la tua e-mail nel box qui sotto:

Related Posts
Total
0
Share