La presidente Boldrini: “Presto alla Camera la vertenza Sardegna”

Crisi, lavoro, speranza e rinascita. Sono questi i temi chiave che hanno segnato l’avvio della visita di Laura Boldrini, nell’Isola sino a domenica.

Presto alla Camera la Vertenza Sardegna“. Lo dice quasi subito, la presidente Laura Boldrini. Lo dice dal Lazzaretto di Cagliari, prima tappa della sua visita istituzionale che si concluderà domenica. “Quest’Isola – ha aggiunto la terza carica dello Stato – è una delle Regioni che sta peggio per via della crisi, forse addirittura è la più colpita”.

Mancano pochi minuti alle 11 quando la Boldrini, a bordo di una Lancia, arriva al Lazzaretto di Sant’Elia, “luogo della rinascita e della speranza”, sottolineerà poi il sindaco Massimo Zedda che l’ha accolta insieme al governatore Francesco Pigliaru e al presidente del Consiglio regionale, Gianfranco Ganau. Subito una passeggiata nel lungomare e poi la prima mini conferenza stampa.

Sulla Vertenza Sardegna esiste una doppia mozione parlamentare, bipartisan e tutta isolana. A Montecitorio l’ha presentata il deputato Roberto Capelli (Centro Democratico), mentre a Palazzo Madama il primo firmatario è il senatore Luciano Uras (Sel). “A breve, in conferenza dei capigruppo – ha anticipato la Boldrini – calendarizzeremo l’esame in Aulae. Di certo – è suonata la sottolineatura – la Sardegna non è stata dimenticata dalle istituzioni centrali, la mia presenza qui lo dimostra”. E a domanda precisa su quale sia il più grave problema della Sardegna, la Boldrini ha risposto: “Senza dubbio il lavoro, la madre di tutte le emergenze. Ma in questa terra ci sono anche tante storie di successi, come le aziende al femminile. E infatti, domani a Oristano, incontrerò le donne che hanno deciso di restare e stanno sfidando la crisi”.

Quindi il passaggio sulla riforma costituzionale, con la modifica del Titolo V. La presidente della Camera ha rassicurato: “L’autonomia della Sardegna, così come quella delle altre quattro Regioni a statuto speciale, non è in discussione. La modifica della nostra Carta è molto articolata, ma mi sento di fugare le preoccupazioni in merito”.

La mattinata della Boldrini si è conclusa nella sala conferenza del Lazzaretto, dove si sono riuniti alcuni assessori della giunta Zedda, il presidente dell’Aula municipale Ninni Depau e qualche consigliere di maggioranza (va detto che ne erano attesi molte di più). Tema dell’incontro, “il quartiere di Sant’Elia come simbolo di quel passaggio dalle parole ai fatti, che è compito della politica“, ha continuato la Boldrini. La terza carica dello Stato l’ha poi spiegato valore e senso della sua visita. “È vero – ha detto – che io non faccio parte del Governo. Ma un presidente della Camera può adoperarsi e farsi carico di una vertenza perché si addivenga alla soluzioni”. Con una postilla: “Nessuno ha bacchette magiche, non dobbiamo regalare illusioni, ma investimenti“.

La presidente della Camera, recuperando il messaggio di Zedda di cui ne ha rimarcato “efficacia ed efficienza amministrativa”, ha usato Sant’Elia come metafora della rinascita italiana. “Il nostro Paese – è stato il ragionamento – può ripartire solo se si comincia dai quartieri, così come l’Europa deve fare con la Grecia”.

Con lo sguardo rivolto alla Tunisia, sul quale Zedda ha ricordato che “oggi è il giorno dell’indipendenza”, la Boldrini ha di fatto affermato il suo no alla guerra: “Il terrorismo va combattuto sul terreno della libertà e delle garanzie democratiche. La tentazione a usare mezzi non ordinari, diciamo così, non può essere la strada né la soluzione”.

La mattinata al Lazzaretto si conclusa con un regalo alla Boldrini. Zedda, “a nome di tutta la città di Cagliari”, l’ha omaggiata con un ciondolo in filigrana, appeso a una collana-nastro di raso nero, che la presidente ha subito indossato.

Alle 16 la seduta plenaria del Consiglio regionale, proprio sul tema dell’autonomia statutaria. Titolo del dibattito, “Il ruolo dei parlamenti”, visto che l’Assemblea sarda è di rango costituzionale. A seguire l’incontro a porte chiuse coi sindacati, infine la visita alla prima azienda al femminile, la Ariuceramiche di via Costituzione.

Alessandra Carta
(@alessacart on Twitter)

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