Forza Italia insiste su Peru presidente. Ma in Aula l’azzurro non ha i numeri

Forza Italia continua a insistere su Antonello Peru presidente del Consiglio regionale. Meglio: una parte di Forza Italia. È questa l’ultima novità che arriva dal centrodestra, mentre il governatore Christian Solinas è al lavoro per chiudere la nuova Giunta. I berlusconiani sono divisi al proprio interno, e si sa da ieri: a favore di Peru si è schierato con un comunicato ufficiale il deputato Pietro Pittalis, di fatto aprendo lo scontro col coordinatore Ugo Cappellacci che farebbe volentieri a meno della prima poltrona dell’Aula in quota azzurra in modo da avere due posti nell’Esecutivo e piazzare in uno di questi un proprio fedelissimo (leggi qui).

Ma a parte gli equilibri interni al partito, Peru al momento non ha i numeri della coalizione per diventare presidente. Nemmeno dalla terza votazione in poi, quando si passa dalla maggioranza qualificata a quella semplice. Ovvero dal voto dei due terzi dei consiglieri (40 su 60) alla metà più uno (cioè 31). Vero che il centrodestra conta 36 seggi, ma non tutti si esprimerebbero a favore dell’esponente berlusconiano.

Il nome di Peru è osteggiato per via della sua situazione giudiziaria: è a processo per abusi edilizi e dal 2017 ha un avviso di garanzia per associazione a delinquere nell’ambito di Sindacopoli, l’inchiesta sui presunti appalti truccati, tra cui la Sassari-Olbia, la maxi opera per la quale Peru è finito in carcere nel 2017.

Ieri Pittalis si è appellato al garantismo per sostenere la scelta di Peru come presidente, pur senza citarlo direttamente. Ma il nome del consigliere di Forza Italia, il più votato alle Regionali del 24 febbraio scorso con quasi seimila preferenze, non trova ampio consenso nel centrodestra. E il partito nemmeno può sperare di trovare sponda nella minoranza di centrosinistra che non ha alcuna intenzione di fare da stampella a un pezzo della maggioranza, men che meno su un nome ‘impegnativo’ come quello di Peru.

L’alternativa a Peru è la presidenza in quota Lega. Oltre al nome di Pierluigi Saiu, consigliere di Nuoro, si fa pure quello dell’algherese Michele Pais. Ma giusto ieri il ministro Matteo Salvini ha chiesto, a nome del Carroccio, tre assessorati in Giunta, precisamente Sanità, Agricoltura e Turismo. Se la Lega mette il cappello sulla presidenza dell’Aula, deve accontentarsi di due deleghe. Bisogna aspettare stasera per capire come verrà chiusa la quadra.

Al. Car.
(@alessacart on Twitter)

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