Solinas al lavoro sulla squadra da 12: sempre più certa la Giunta provvisoria

A ventiquattro ore dal giuramento della nuova Giunta regionale – i dodici assessori esordiranno domani insieme al Consiglio nella prima seduta della legislatura fissata per le 10,30 – ancora non filtra nessun nome certo sulla squadra di governo. Il presidente Christian Solinas ieri ha lavorato da casa: un’influenza di stagione gli ha impedito di raggiungere Villa Devoto, dove infatti non si è potuto presentare, per una visita istituzionale di cortesia, nemmeno il ministro Matteo Salvini, nell’Isola per incontrare pastori e agricoltori. Ma stando a quanto filtra da ambienti politici, Solinas ha già deciso a chi assegnare le deleghe.

I partiti alleati dicono di non sapere nulla e questo rafforza l’ipotesi che il neogovernatore stia davvero facendo come aveva detto: in tutte le consultazioni con la coalizione – sia nella plenaria di domenica scorsa che nei vertici bilaterali di due settimane fa -, Solinas ha sempre rivendicato il potere di scelta nella nomina degli assessori. La legge glielo assegna senza alcun vincolo. Ma forse nel centrodestra nessuno credeva che la posizione del presidente e il suo metodo andassero presi alla lettera.

Con gli alleati senza informazioni, oltre quelle ampiamente discussione e concordate durante le consultazioni, è sempre più concreta l’ipotesi che domani esordirà una Giunta provvisoria. Cioè una squadra che deve governare la Regione almeno sino alla fine dell’anno per varare le riforme considerate prioritarie dal presidente. In cima alla lista c’è il riordino delle deleghe, cioè la riscrittura della legge 1, che per l’impostazione data nel 1977 dalla Dc, ha ‘sparpagliato’ tra più assessorati una stessa competenza. Si prenda a esempio l’Assetto del territorio, spalmato tra la Programmazione, l’Urbanistica e l’Ambiente. Non si tratta dell’unico caso e infatti Solinas vuole fare ordine, da subito. Anche prevedendo l’accorpamento di Turismo e Beni culturali.

Nel centrodestra i telefoni sono costantemente occupati, in queste ore: le delegazioni dei partiti sono a caccia di certezze nel tentativo di carpire indiscrezioni. Ma da un alleato all’altro rimbalzano solo i desiderata, non le reali intenzioni del governatore. E infatti non si va oltre lo schema che si conosce da almeno tre settimane, ovvero il fatto che alla Lega spettino tre assessorati o due deleghe più la presidenza del Consiglio. Due assessori saranno in quota Psd’Az, altrettanti andranno ai Riformatori. Forza Italia ne prenderà ugualmente due, a meno che non scelga la presidenza dell’Aula e quindi scenderebbe a uno. Tuttavia sul nome di Antonello Peru, il più votato alle Regionali di febbraio, non c’è convergenza per via della sua situazione giudiziaria (leggi qui).

Una delega a testa per Fratelli d’Italia, Sardegna 20venti e Udc. Un posto in Giunta, con possibile staffetta di metà legislatura, è previsto pure per Sardegna civica e Fortza Paris. Da qui a stasera le certezze dovrebbero arrivare. Difficile che la Giunta faccia il suo esordio domani senza che prima si conoscano i nomi.

Al. Car.
(@alessacart)

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