Entrate, Solinas e Fasolino al Governo: “Alla Sardegna va restituito il mal tolto”

“Lo Stato ha preso atto della disparità di trattamento portata avanti in questi anni nei confronti della Sardegna rispetto ad altre Regioni”. Lo dice Christian Solinas al termine dell’incontro nella Capitale sollecitato dallo stesso presidente per fare il punto sul credito che l’Isola vanta con Roma. La riunione si è tenuta in via della Stamperia, nella sede del Comitato Stato-Regioni. Insieme a Solinas è partito da Cagliari anche l’assessore alla Programmazione, Giuseppe Fasolino. Al tavolo, in rappresentanza del Governo la ministra per gli Affari Regionali e le Autonomie, Erika Stefani, e il vice ministro dell’Economia, Massimo Garavaglia.

“È stato un incontro transitorio – precisa ancora Solinas – nel quale gli aspetti prettamente tecnici sono stati suffragati dal riconoscimento oggettivo dello svantaggio subìto dalla nostra Isola. Queste affermazioni, seppure nel rispetto del regime di ristrettezze e dei vincoli del bilancio dello Stato, devono guidare d’ora in avanti le azioni per la definizione delle somme che sono dovute alla Sardegna”. Il presidente parla di “primo riscontro positivo in cui tutti i rappresentanti al tavolo hanno riconosciuto la valenza dei princìpi che stanno alla base della sentenza con la quale la Corte costituzionale”. Solinas si riferisce evidentemente a quella sugli accantonamenti. È datata gennaio 2019 e riguarda le somme che la Sardegna ha versato a copertura del debito pubblico. I giudici della Consulta le hanno considerate “eccessive e onerose”, anche in riferimento “agli svantaggi strutturali permanenti, ai costi dell’insularità e ai livelli di reddito pro capite.”, ricorda il governatore sardo.

Attraverso la nota diffusa da Villa Devoto, Solinas dice ancora: “Se in questi anni la Sardegna ha ricevuto meno risorse, ci saranno sicuramente state altre Regioni che avuto di più. Serve quindi il massimo impegno da parte del Governo per colmare questo disequilibrio che nel futuro non deve più sussistere. In attesa che si perfezioni l’accordo definitivo tra Stato e Regione – ha concluso Solinas – è estremamente rilevante che i principi alla base della sentenza 6/2019 vengano tenuti nella massima considerazione dai rappresentanti del Governo”. Con la sola sentenza di gennaio Roma ha un debito di 285 milioni a cui si aggiungono altri 21 milioni relativa alla tassa sui veicoli. Un credito, anche per questo, arrivato dopo il pronunciamento della Corte Costituzionale.

Così l’assessore Fasolino: “Ora serve una corretta definizione del quantum e delle modalità operative per il recupero delle risorse. A breve, presumibilmente già la prossima settimana, si potrebbe svolgere un nuovo incontro tecnico con alla base alcune proposte tangibili che ci consentiranno da un lato di tenere in cassa le risorse della Regione Sardegna per destinarle ai programmi di crescita e di sviluppo e dall’altro permetteranno di recuperare le somme che ci sono dovute per i mancati versamenti del passato”.

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