Alla fine i veleni sono stati sterilizzati e il consiglio regionale ha designato i ‘grandi elettori’ da inviare a Roma per l’elezione del capo dello Stato seguendo lo schema tradizionale, senza strappi. Così – secondo tradizione – sono stati indicati i presidenti della giunta e del consiglio (quindi Ugo Cappellacci e Claudia Lombardo) e il capogruppo del principale partito dell’opposizione (Giampaolo Diana, del Pd).
Interessante, però, la distribuzione dei voti. Perché la presidente Lombardo ne ha avuti 52 e ha largamente superato Cappellacci, fermo a 37. Giampaolo Diana ne ha avuti 30 e un voto è andato all’esponente del Pdl Sisinnio Piras.
Poco prima della votazione il capogruppo del Pdl, Pietro Pittalis, aveva smentito le voci di stampa secondo le quali ci sarebbero stati problemi a confermare la prassi consolidata di inviare a Roma le due massime cariche della Regione e il leader dell’opposizione.