Comunali a Carbonia, Pd va col Psd’Az. Dem sardi spaccati e lite su Facebook

Formalmente è un accordo con una lista civica. Nella realtà alle Comunali di Carbonia, il prossimo ottobre, il Pd  (spaccatissimo) andrà alle urne in alleanza con il Psd’Az. Quanto è bastato per far scoppiare su Facebook la lite tra i democratici sardi. Con la deputata Romina Mura a fare da arciere.

Ma andiamo con ordine. A Carbonia, dopo cinque anni di governo grillino (non è dato sapere se la sindaca uscente, Paola Massidda, si ricandidi), il Pd dell’area di Antonello Cabras, alleato con la corrente di Paolo Fadda per il tramite del gruppo popolare-riformista, ha scelto il candidato sindaco: per il Municipio di Piazza Roma corre Pietro Morittu, dirigente di partito con una serie di incarichi accumulati nel tempo in quota Cabras, tra cui il ruolo da capo di gabinetto nell’assessorato ai Trasporti, ai tempi di Massimo Deiana, dal 2017 presidente dell’Autorità portuale della Sardegna.

Morittu è la scelta naturale nel Pd sulcitano a trazione Cabras-Fadda (nella vicina Iglesias il sindaco è Mauro Usai, anche lui espressione dei popolari-riformisti in quota faddiana). Fatto sta che la candidatura di Morittu col sostegno del Psd’Az ha dapprima scompaginato gli assetti dentro il Partito democratico locale, poi fatto scoppiare lo scontro a livello regionale.

L’alleanza tra Pd e Psd’Az passa dalla lista Carbonia avanti. Che nei giorni scorsi ha pure diffuso un comunicato per spiegare la propria posizione alle Comunali di ottobre, una nota stampa dove il gruppo si presenta agli elettori come civico-autonomista, chiaro segno dell’impronta sardista. E non a caso uno dei fondatori è Fabio Usai, consigliere regionale dei Quattro Mori, fedelissimo di Christian Solinas.

Insomma, i rumors che in questi mesi sono rimbalzati dalla massima assemblea sarda su possibili sostegni del Pd al Psd’Az, ecco che a Carbonia trovano concretezza, anche se proprio la corrente Cabras-Fadda è la più vicina a Solinas. La stessa riconferma di Deiana come presidente dell’Autorità portuale, lo scorso giugno, è passata attraverso il beneplacito del governatore e non certo sopra la testa del capo della Giunta sarda.

Su Facebook, per Carbonia, si è aperto il dibattito. Dapprima in maniera criptica. Il fuoco alle polveri lo ha acceso, come si diceva, la deputata Mura, ex cabrasiana (poi è diventata renziana ma non ha seguito l’ex premier in Italia Viva). In un lungo post pubblicato l’8 agosto, la parlamentare dem ha scritto: “Trovo paradossale che mentre #ChristianSolinas e la sua maggioranza, #PsdAz compreso, sgovernano la #Sardegna, Noi #Opposizione e, mi è parso di intendere, anche #Alternativa, articoliamo un dibattito sulla opportunità o meno di ‘sperimentare’, attraverso proposte di #governolocale, un percorso di dialogo con il Partito sardo d’Azione del Presidente in carica”.

Eccolo lì il riferimento a Carbonia. Diversi esponenti dem hanno commentato. Tra loro anche Francesco Lilliu, quota Soru, segretario del Pd nella provincia di Cagliari, il quale ha a sua volta condiviso il post della deputata sulla propria pagina social. Lì si è aperto un altro dibattito. Sempre accesissimo. Anche perché Lilliu ha aggiunto un titolo alla riflessione: “Sulla nostra subalternità mentale al centrodestra”.

A quel punto è intervenuto anche Usai, il quale ha difeso la bontà dell’alleanza col Psd’Az parlando di “diritto di autodeterminazione a livello locale”. Insomma, ogni stagione è buona, con la scusa delle civiche, per far passare alleanze che sono assolutamente politiche. Anche perché Carbonia non è un Comune sotto i 15mila abitanti, dove le elezioni si vincono (o si perdono) in un solo turno e con una sola lista, spesso bipartisan. Quelle del capoluogo sulcitano sono Amministrative ‘classiche’, dove si corre per schieramento, e con ballottaggio nel caso in cui nessuno dei candidati raccolga il 50 per cento più uno delle preferenze al primo turno.

Si aggiunga che proprio nell’area Cabras di Carbonia la corsa verso le urne di ottobre ha fatto segnare pure un altro scontro interno: l’ex sindaco Giuseppe Casti ha mollato il proprio gruppo di riferimento e sta lavorando a un listone che si presenterà alle urne dell’autunno con un proprio candidato sindaco, avversario di Morittu. Insomma, gli ingredienti ci sono tutti per arrivare all’appuntamento elettorale con molte cartucce sparate. A Carbonia non si annoierà nessuno. Questo è sicuro. Ma sarà così in tutta l’Isola. Per una ragione: il Pd si sta preparando al congresso  di novembre, col quale verrà scelto il nuovo segretario sardo. La guerra per il potere è (ri)cominciata. Il voto sulcitano è uno spartiacque sulle alleanze future del partito, anche in vista delle Regionali del 2024.

Al. Car.
(@alessacart on Twitter)

Diventa anche tu sostenitore di SardiniaPost.it

Care lettrici e cari lettori,
Sardinia Post è sempre stato un giornale gratuito. E lo sarà anche in futuro. Non smetteremo di raccontare quello che gli altri non dicono e non scrivono. E lo faremo sempre sette giorni su sette, nella maniera più accurata possibile. Oggi più che mai il vostro supporto è prezioso per garantire un giornalismo di qualità, di inchiesta e di denuncia. Un giornalismo libero da censure.

Per ricevere gli aggiornamenti di Sardiniapost nella tua casella di posta inserisci la tua e-mail nel box qui sotto:

Related Posts
Total
0
Share