Centrosinistra, Frailis simbolo riscossa: “La coalizione c’è, al lavoro per Zedda”

“All’inizio dell’avventura ero speranzoso e fiducioso, ma anche preoccupato per la forza degli avversari. Negli ultimi giorni ho iniziato a crederci”. Fresco vincitore alle elezioni suppletive del collegio uninominale di Cagliari, Andrea Frailis, giornalista 62enne, racconta all’Ansa di aver capito di potercela fare dopo il contatto con la gente. “Ho girato molto nei mercatini, nei circoli, nelle strade e tra le associazioni, in particolare è stato importante un convegno sul terzo settore al quale ho partecipato negli ultimi giorni a Quartu (uno degli otto Comuni chiamati al voto ndr) e nel quale ho toccato con mano problematiche importanti”.

Dopo aver soffiato il collegio al M5s, in poche ore il neo deputato è diventato il simbolo di un centrosinistra in grado di risollevarsi e di sovvertire i pronostici. “Queste dichiarazioni mi fanno piacere”, commenta Frailis. Che sottolinea: “È stata una vittoria della coalizione, sicuramente confortata e aiutata dal mio viso che in quarant’anni è entrato nelle case delle famiglie con benevolenza”. Una coalizione che “c’è, è in campo, è a pieno regime ed è la stessa che cercherà di portare alla vittoria Massimo Zedda“. Un traino per le regionali del 24 febbraio, dunque, dove il sindaco di Cagliari è candidato governatore dei Progressisti di Sardegna.

A Montecitorio il neo eletto Andrea Frailis siederà tra i banchi del Pd, ai quali cercherà di portare subito il suo contributo su tre temi. “In primo luogo sulla lotta alla dispersione scolastica, un dramma della Sardegna con un primato nazionale di cui non possiamo andare fieri”. E poi la questione dell’energia: “L’ho promesso ai lavoratori dell’Eurallumina e dell’ex Alcoa, perché è impossibile che in Sardegna l’energia costi così tanto e che dal governo abbiamo ricevuto un no al metano dopo le speranze degli ultimi anni, anche perché già dal 2025 non avremo il carbone”.

Sulla partecipazione al voto, che ha fatto segnare un record negativo con appena il 15,54 per cento di elettori alle urne, Frailis ha detto: “Ormai da molti anni si parla del calo dell’affluenza. In molti si dicono preoccupati, ma non si è fatto molto per incoraggiare la partecipazione. “Se i cittadini non percepiscono la legalità nelle istituzioni si allontanano da esse, se si mina continuamente la fiducia nelle istituzioni, è normale questo scollamento – prosegue -. Quindi si dovrebbe lavorare tutti affinché i cittadini si fidino delle istituzioni, ma non tutti hanno l’interesse di farlo”.

Infine la riforma dell’editoria: “È inaccettabile che il governo metta a rischio l’esistenza stessa di quotidiani storici e gloriosi come l’Avvenire e finanzi Radio Padania”, conclude il neo deputato del centrosinistra.

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