Regione, operazione trasparenza: online i nomi di 129 collaboratori

I contratti, con rispettivi compensi, sono stati firmati nel 2015 dall’Insar, la partecipata che si occupa di sostenere le politiche per il lavoro.

L’Insar – la partecipata della Regione che si occupa di politiche per il lavoro attivando prevalentemente corsi di formazione – ha firmato l’anno scorso 129 contratti a tempo, di varia durata. Si va da un minimo di otto giorni a un massimo di dodici mesi. Tutti gli incarichi assegnati sono online sul sito della spa che ha sede a Cagliari, in via Mameli 228 (due gli uffici decentrati: a Sassari in via Prunizzedda e a Nuoro in viale Europa). La divulgazione delle collaborazioni professionali è stata decisa in nome della trasparenza. Sardinia Post ha scelto di pubblicare integralmente l’elenco (CLICCA QUI), in modo che tutti i cittadini interessati possano esaminarlo.

I 129 contratti Insar sono costati 1.208.997 euro, coperti percentualmente in base all’azionariato societario, in cui la Regione detiene il 55,39 per cento di quote, mentre il restante 44,61 è in mano a Italia Lavoro, spa del ministero dell’Economia. Si tratta, dunque, di denaro pubblico. Ed è questa la ragione per cui abbiamo ritenuto opportuno diffondere la lista delle convenzioni. Faremo altrettanto con documenti analoghi quando saranno accessibili. Invitiamo i lettori a segnalarceli scrivendo alla mail redazione@sardiniapost.it.

Gli incarichi professionali dell’Insar sono stati assegnati con diverse modalità: 71 vengono classificati come collaborazioni esterne; 47 risultano decisi attraverso short list, quindi dopo la valutazione dei titoli; 10 sono affidamenti diretti; in un solo caso si è proceduto con “selezione a evidenza pubblica“.

Dall’elenco online sul sito Insar risulta inoltre che in 18, tra professionisti e società, hanno ricevuto un doppio incarico, mentre in due casi uno stesso fornitore ha firmato tre contratti. Le docenze riguardano il 42,6 per cento delle collaborazioni totali, pari a 55 su 129. Ogni ora di lezione, fino a un massimo di 50, è stata pagata 24,75 euro.

I doppi incarichi sono andati a Alberto Agabio, Giangiacomo Aru, Adamo Caddeu, Massimiliano Carboni, Andrea Cherchi, Antonio Renato Cirotto, Stefano Demuro, Luigi Fanzecco, Cinzia Latorre, Francesca Giuseppa Licheri, Manuela Melis, Laura Pais, Mario Pingerna, Sandrina Pireddu, Laura Pisanu, Relive Comunications, Sandrina Pireddu, Luigi Salesi, Francesco Serreli, Sinergy-e srl, Nicola Zurru. Tre contratti li hanno firmati invece lo Studio Riccardo Pau e la Pcs Sviluppo srl.

Le collaborazioni più brevi, pari a otto giorni, sono due e riguardano altrettanti “pareri professionali”, elaborati tra il 15 giugno e il 23 giugno 2015: Stefano Demuro ha ricevuto un compenso di 18mila euro, mentre la parcella di Luigi Zucca è stata di 12mila euro.

Il singolo incarico in assoluto più oneroso è quello di Marcella Piras che, dal 16 aprile al 31 dicembre 2015, ha fatto da “supporto in staff al coordinamento del progetto Ico (interventi coordinati per il lavoro): ha percepito 44mila euro. Segue lo Ial Sardegna, l’ente di formazione professionale della Cisl: dal 2 novembre al 31 dicembre 2015 ha svolto “supporto al monitoraggio” nel progetto Euroallumina ricevendo dall’Insar 39.800 euro. L’Isforcoop, l’istituto sardo per la formazione cooperativa, ha invece ottenuto un compenso di 37.900 euro per “supporto attività e figure del corpo docente”, sempre relativo alla programma Euroallumina.

Sommando gli incarichi, la Pcs Sviluppo srl, società di consulenza con sede a Cagliari, è il partner Insar che ha portato a casa la somma più alta: 78.850 euro, per “assistenza e supporto alle politiche per il lavoro” e per il “supporto attività” ancora nel progetto Euroallumina. Subito dietro, a quota 60mila euro, ecco Luigi Salesi, a cui sono stati affidati “direzione e coordinamento del programma Ico” più lo sviluppo di un’altra attività di formazione non precisata nei contenuti. La stessa cifra è stata data a Ferruccio Puzzello per “assistenza legale”. A distanza, ci sono i 19.517 euro pagati allo Studio Riccardo Pau per “consulenza”.

L’Insar, costituita nell’81 sotto il controllo dell’assessorato al Lavoro, è governata da un Cda. Lo presiede l’avvocato Giuseppe Grillo. L’amministratore delegato è invece il commercialista Antonello Melis. Chiude la terna Gabriella Massidda, l’ex direttore generale della Regione e attuale Dg ai Trasporti. Le nomine dei tre risalgono al 22 gennaio 2013 e rientrano in quel pacchetto di incarichi che, non senza polemiche (leggi qui), l’ex governatore Ugo Cappellacci firmò appena prima delle Regionali di febbraio 2014.

Virginia Mura, l’assessore al Lavoro in carica, non vuole commentare i 129 contratti Insar. Dagli uffici di via San Simone si limitano a rilevare che l’Insar “è gestito secondo un modello europeo: una pianta organica ridotta (una ventina di dipendenti) e quasi tutte le attività gestite attraverso collaborazioni esterne, visto che si tratta di progetti complessi”.

Alessandra Carta
(@alessacart on Twitter)

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