L’invasione delle nomine

Un mese prima delle elezioni, Cappellacci avvia il valzer delle nomine: 26 uomini di fiducia nei posti chiave di enti, agenzie e consorzi. Tutti i nomi (o quasi).

L’offensiva è iniziata il 30 dicembre con una semplice surroga. È andata avanti anche il giorno dopo ed è proseguita fino ad oggi. Prima di rimettersi al giudizio delle urne, la giunta Cappellacci è stata rapita dalla smania di nomine: commissari straordinari, amministratori delegati, rappresentanti della Regione in sede di contrattazione. Tutto secondo il più classico dei canovacci: a poche settimane dalle elezioni inizia il giro di valzer delle poltrone. Occupate, in massima parte, in base a rapporti fiduciari. E se Cappellacci non dovesse bissare il successo del 2009? La patata bollente passerà al nuovo governatore, con tutto quel che comporta. In primis, ritrovarsi uomini di fiducia di Cappellacci nei posti chiave di enti, agenzie e consorzi. E cacciarli, quando e se possibile, potrebbe costare molto caro alle casse pubbliche.

La girandola di nomine prende il via due giorni prima di Capodanno, la giunta rammenta che un mese prima due componenti del Cda della Sardegna film commission hanno rassegnato le dimissioni. Si tratta di Carlo Filippo Spina e Rosanna Castangia. Al loro posto, entrano il funzionario regionale dell’assessorato all’istruzione Antonello Lai (solo omonimo del giornalista di Tcs) e il il direttore generale dell’Isre, l’Istituto etnografico di Nuoro, Paolo Piquereddu (guarda la delibera).

Passano appena ventiquattr’ore e a poche ore dal veglione, arriva il turno di Ketty Corona, riconfermata alla guida di Sardegna Ricerche (leggi il documento) e già vicepresidente del Crs4. E così, controllato e controllore pari sono, visto che l’azione di controllo sul Crs4 dovrebbe essere garantita proprio da Sardegna Ricerche. Insieme a Corona, nel comitato, ci sono i docenti universitari Gaetano Di Chiara e Vincenzo Piras, già candidato (senza fortuna) con la lista Monti alle ultime Politiche, in quota Udc. Sempre il 31 dicembre 2013, l’esecutivo Cappellacci nomina il commissario straordinario del Consorzio di bonifica del Cixerri. Il documento non è consultabile e quindi il nome non si conosce.

Il 17 gennaio è la volta dei rappresentanti della Regione al tavolo di contrattazione dell’Ente foreste, in carica per un massimo di tre anni. Si tratta degli avvocati Marco Aste, Federico Melis e Alessandra Boldetti. L’incarico dei loro predecessori era scaduto appena otto mesi prima. Nella delibera (guarda) sono riportati anche i compensi: 25mila euro annui lordi per il presidente, 20mila per gli altri due componenti.

Durante la medesima seduta di giunta, arriva anche la riconferma (leggi) del commissario straordinario del Consorzio di bonifica della Sardegna centrale, Salvatore Chessa, e la nomina di Massimo Temussi (già alto papavero degli assessorati alla Sanità e al Lavoro con la giunta Cappellacci) a commissario straordinario dell’Agenzia regionale per il lavoro (leggi), dopo le dimissioni del dg Stefano Tunis, candidato alle regionali con Forza Italia. Chiude la lunga sessione di nomine l’investitura di Gavino Faa, docente universitario dal curriculum internazionale, nel comitato scientifico di Fase Uno, la società voluta dall’allora presidente Renato Soru per “lo sviluppo clinico di nuovi agenti diagnostici e terapeutici”. È curioso notare che durante la riunione di giunta in programma questa mattina, compaia una delibera inequivocabile: “Fase Uno, dismissione” (guarda l’ordine del giorno). 

Nuovo giro nuova corsa, il 22 gennaio arriva la nomina del nuovo consiglio di amministrazione e dell’amministratore delegato di Insar, società che si occupa di politiche per il lavoro partecipata dalla Regione (55%) e dal ministero dell’Economia. Inutile tentare di individuare i nominati: la delibera non è consultabile.

Ancora, il 31 gennaio la giunta nomina il commissario straordinario che si occuperà dell’assegnazione dei beni, del personale e dei procedimenti in corso delle disciolte comunità montane. Idem come sopra: delibera non consultabile.

La lista è (quasi) infinita. Il 5 febbraio, doppia nomina: arrivano i collegi sindacali delle Aziende ospedaliere universitarie di Cagliari e Sassari (delibera non consultabile) e dell’Agenzia regionale della Sanità (delibera non consultabile). Atti non consultabili e nomi top secret. L’ultima firma (per il momento), il presidente Cappellacci la appone il 6 febbraio, quando nomina il nuovo presidente dell’Ersu di Cagliari, Paolo Pirino, al posto della dimissionaria Daniela Noli, candidata alle Regionali con Cappellacci. Quest’ultimo atto solleva parecchie polemiche, tanto che lo stesso rettore dell’università di Cagliari, Giovanni Melis due giorni doppo fa sapere che “si tratta di un atto unilaterale, in assenza del consiglio di amministrazione (mai insediato, ndr) e auspicava la nomina di un commissario straordinario competente”. Come se non bastasse, Pirino ha un contenzioso aperto proprio con l’ente che è stato chiamato a guidare (leggi), quindi l’opportunità della nomina (prima ancora della sua legittimità) appare quantomeno discutibile.

L’ultimo atto (forse) riguarda il collegio dei revisori del Parco geominerario della Sardegna: la nomina è inserita nell’ordine del giorno della giunta Cappellacci, riunita questa mattina a villa Devoto. Incerto l’esito.

Pablo Sole

sole@sardiniapost.it

AGGIORNAMENTO 

Come segnalato dai nostri lettori (vedi i commenti in basso), che ringraziamo, è reperibile il decreto di nomina del commissario straordinario del Consorzio di bonifica del Cixerri (guarda) e, qualche ora dopo la pubblicazione dell’articolo, è stata resa nota la delibera relativa al collegio dei revisori dell’Agenzia regionale della Sanità (guarda). Nel primo caso, la giunta Cappellacci ha confermato Gianluigi Rubiu, candidato alle elezioni regionali nel collegio del Sulcis, in quota Udc.

Il collegio dei revisori dell’Agenzia regionale della Sanità è invece composto da Aldo Cadau, Giovanni Cappai e Renato Vargiu. 

Seguiranno ulteriori aggiornamenti.

 

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