Inchiesta sulle nomine in Regione, l’intercettazione che svela la scelta dei commissari

Alessandra Carta

Sono tutti indagati per induzione indebita, in concorso tra loro. Sono i Dg della Regione che, stando alle accuse del pm Andrea Vacca, “hanno accettato la richiesta di prestazione contra legem dell’assessora Anita Pili, contribuendo a determinare in qualità di commissari la vittoria di Gianfranco Porcu” come dirigente negli uffici dell’Industria. Precisamente nel servizio Attività estrattive e recupero ambientale.

I telefoni in Regione sono stati intercettati per tre anni. L’altro giorno Sardinia Post ha dato conto della conversazione avvenuto nel luglio del 2020 tra Massimo Temussi e Stefano Tunis: l’uno allora dirigeva l’Aspal, l’agenzia regionale per le politiche attive del lavoro, ed è un fedelissimo del centrodestra, un manager organico alla politica; l’altro è sempre stato il primo referente dell’assessorato all’Industria, visto che nella spartizione del centrodestra la casella è stata assegnata a Sardegna 20Venti, movimento fondato da Tunis il quale, a sua volta, ha assegnato la delega alla Pili, candidata alle Regionali del 2019 nel collegio di Oristano. Solo che Temussi è uno dei ventuno indagati di quest’ultima inchiesta sulle nomine, la condotta di Tunis invece non è considerata illecita dalla Procura di Cagliari. Dall’intercettazione che pubblichiamo oggi emerge, almeno parzialmente, la modalità di ingaggio dei commissari nelle selezioni per la scelta dei dirigenti regionali. Tanto che si arriva a parlare di “lista nera”. In buona sostanza, a venire fuori è una sorta di cordata di Dg amici tra loro, a cui poter chiedere determinate cose, stando a quanto dicono al telefono gli stessi indagati.

Per il pm Vacca, la preparazione amministrativa per la vittoria di Porcu parte dalla determina 28764/1539 del 21 settembre 2020 con la quale Silvia Cocco, direttrice generale dell’assessorato al Personale, “nomina i commissari precedentemente individuati in maniera abusiva dalla Pili”. Al telefono la stessa Cocco parla con Gianluca Calabrò che all’Industria è stato Dg per nemmeno sei mesi (prima della grande fuga, leggi qui).

Calabrò: “Ascolta, per quanto riguarda la questione dell’articolo 28 (è appunto la nomina del dirigente del servizio Attività estrattive ai sensi della legge 31 del 1998).

Cocco: Dobbiamo fare la commissione. Io, allora… Io però lì cercherei di non esserci perché ti spiego qual è il mio problema. Io adesso sono nella commissione dell’Industria (per un’altra selezione, ndr), nella commissione della presidenza e mi vogliono infilare anche in quella del Turismo. Ne parlavo ieri al telefono con Massimo (Temussi, ndr). Quindi, sull’articolo 28 io ti posso consigliare, ma senti il tuo assessore (Anita Pili, ndr) perché altrimenti… Ah, è vero. Altrimenti un’altra che dicono che è brava e la conosci, però anche lì devi prima parlare con lei (con la Pili, ndr), tu le devi portare una rosa di nomi. C’è E. M. (omettiamo il nome perché si tratta di una dipendente regionale totalmente fuori dall’indagine e dalla politica) che ha anche molto tempo libero, mi hanno detto.

Calabrò: ma so tutte nel libro nero, queste.

Cocco: e anche lei nel libro nero! Francesco Piras (la Dg della Sanità, ndr)?

Calabrò: a Francesca glielo posso dire.

***

Dopo aver parlato con la Cocco, il Dg Calabrò interloquisce con l’assessora Pili. Questo lo scambio al telefono, sempre intercettato dalla Procura di Cagliari e agli atti nel faldone del pubblico ministero.

Calabrò: poi invece sull’articolo 28 ho strappato la disponibilità a Massimo (Temussi, ndr) per far parte della commissione.

Pili: ok.

Calabrò: quindi adesso ho cercato di sentire Francesca (Piras, ndr). O becco lei o lo chiedo a Magi.

Pili: certo, va bene, l’importante che poi sia…

Calabrò: che ti ho detto che me ne deve tre o quattro di commissioni.

Pili: che sia veloce, perché sennò, aiuto.

Calabrò: adesso l’altra (la selezione in base all’articolo 29 della legge 31, quella per assegnare il posto da dirigente nel servizio  ‘Politiche di sviluppo, ricerca industriale e innovazione tecnologica’). Devo modificare il nominativo come tu mi avevi detto e poi c’è una possibilità ulteriore sul servizio Energia, con la possibilità forse che riusciamo a pescare un dirigente.

***

Calabrò parla nuovamente al telefono con la Cocco, sempre per stabilire i commissari della selezione da portare avanti in base all’articolo 28.

Calabrò: ascolta, Silvia, due cose. Uno: ho parlato anche con Francesca (Piras, ndr) che ovviamente mi ha dato la disponibilità. Quindi quella commissione la puoi fare.

***

L’ultima inchiesta sulle nomine in Regione ha due filoni: uno riguarda l’assessorato all’Industria, l’altro invece ha a che fare con l’Aspal, dove al posto di Temussi, nominato a ottobre del 2020 commissario straordinario dell’Asl unica Ats, venne ingaggiata Maika Aversano, la funzionaria precaria del Comune di Castiadas, sponsorizzata da Nanni Lancioni, il consigliere regionale del Psd’Az ugualmente nella lista dei ventuno indagati insieme al presidente Christian Solinas, di cui Lancioni è un fedelissimo. Pure la Aversano ha ricevuto un avviso di garanzia.

(2. Continua).

Alessandra Carta

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