Nomine in Regione, Temussi e Tunis intercettati: discorsi su sanità, Solinas e la Zedda

Alessandra Carta

È giugno del 2020. Le intercettazioni telefoniche agli uomini più vicini a Christian Solinas sono in corso, disposte dalla Procura di Cagliari che a un anno dall’inizio della legislatura sta indagando sulle nomine in Regione. Il magistrato inquirente incaricato, Andrea Vacca, ha lavorato tre anni per chiudere il cerchio con ventuno avvisi di garanzia diventati notizia pubblica due settimane fa (qui tutti i nomi). I reati ipotizzati sono corruzione, abuso d’ufficio, falso, indebita induzione e turbata libertà nel procedimento di scelta del contraente. Sotto accusa c’è lo stesso governatore.

L’intercettazione di cui pubblichiamo ampi stralci in questo articolo è datata 29 giugno 2020 Parlano al telefono Massimo Temussi e Stefano Tunis che sono sempre stati nel cerchio magico del presidente. L’uno è il manager sassarese rimasto in sella anche col Pd, l’altro è il fondatore di Sardegna 20Venti. I due, a cui certo non manca l’autostima, si danno raccomandazioni a vicenda con la promessa di vedersi presto a cena per una chiacchierata. Nel periodo dell’intercettazione, Temussi era ancora direttore di Aspal, l’agenzia regionale per le politiche attive del lavoro; Tunis, invece, era sì consigliere regionale ma con stanza nell’assessorato all’Industria, casella della Giunta ricevuta nella spartizione cencelliana in quota centrodestra e data ad Anita Pili (Solinas poi ha imposto a Tunis di dismettere quell’ufficio politico nel palazzo di via XIX Novembre a Cagliari). Come riportato nell’intercettazione, è Tunis a parlare per primo delle nomine diventate ventuno avvisi di garanzia.

TUNIS: approfittane per finirci quel cazzo di 29 (concorso ai sensi dell’articolo 29 della legge regionale 31/2008, in ballo c’era la nomina di un dirigente nell’assessorato all’Industria, ndr), fai la cortesia.

TEMUSSI: la finisco quel ventinove, a parte che io sono nel 28 (concorso ai sensi dell’articolo 28 della legge 31 per l’ingaggio di un dirigente esterno, ndr) e avete fatto un po’ di cazzate.

TUNIS: manco tu nel ventinove ci sei, chỉ c’è nel ventinove? 

TEMUSSI: no, nel ventinove, io sono nell’articolo, no nel ventinove sono io quello esterno. Io, Gianluca (Calabrò, allora Dg dell’Industria, andato via dopo un anno e tra i 21 indagati, ndr), e…

TUNIS: tu sei nel ventinove.

TEMUSSI: sì, nel ventinove… e avete fatto un po’ di cazzate. 

TUNIS: Gianluca non c’e nel ventinove.

TEMUSSI: no, io sono. lo, Gianluca e Francesca Piras in uno (anche la Piras, attuale Dg della Sanità, è tra i ventuno indagati da aprile). 

TUNIS: quello è il ventotto dove c’e Gianluca.

TEMUSSI: il ventotto 

TUNIS: Gianluca non c’è nel ventinove? 

TEMUSSI: Gianluca non c’è nel ventinove; il ventinove lo dobbiamo ancora convocare, ma non l’hanno convocato però. 

TUNIS: e allora convocate il ventinove, ché quello è più urgente del ventotto.

TEMUSSI: quello dipende da Silvia (Cocco, Dg del Personale, indagata in quest’ultima inchiesta di aprile e sotto accusa con Temussi anche in un altro fascicolo giudiziario aperto dalla Procura di Cagliari, ndr).

TUNIS; eh…

TEMUSSI: però nel ventotto avete fatto casino, boh (poi le voci si accavallano e l’intercettazione non è chiara, è scritto nel verbale di trascrizione).

TUNIS: ma perchè c’è casino? Che casino c’è? 

TEMUSSi: eeeeeeh… poi te lo dico che casino c’e

TUNIS: io guarda… 

TEMUSSI: c’è un escluso… questi eh… 

TUNIS: c’è un escluso? 

TEMUSSI: si, c’e un escluso, ma mi sembrava di capire che invece… ehm… perlomeno Anita aveva detto altre cose…

TUNIS: ah no, no, io non me ne sono minimamente occupato, cioè basta che le chiudete perché senza dirigente è un casino.

TEMUSSI: sì, sì.

TUNIS: poi chi è?

TEMUSSI: no no, c’è che… che… qualche nome… ci sarà giochi di interesse, c’hanno… i titoli forti ce l’hanno in tre, ma per le cave ce l’hanno in tre, non ce ne sono molti… dieci, dodici, tredici (“le cave non sono altro che il servizio ‘Attività estrattive e recupero ambientale per cui si cerca il dirigente che inizialmente doveva essere Nicola Giuliani, sponsorizzato da alcuni imprenditori, ha ricostruito il Pm; poi è spuntato Gianfranco Porcu, voluto dall’assessora Pili, sempre stando agli atti del magistrato inquirente, entrambi sono tra i ventuno indagati, ndr). Se la giocano in tre… perchè ci sono quelle inc… (TUNIS a quel punto gli parla sopra, scocciato, è scritto ancora nella trascrizione dell’intercettazione telefonica).

TUNIS: eh, chiudete veloce, è più urgente il ventinove, capito? il ventinove ha più…

TEMUSSI: adesso mi faccio subito aggiornare domanı mattina sui tempi. 

TUNIS: perché vanno i seguiti i Consorzi industriali e le Zir (Zona industriali) che sono una bomba a orologeria.

TEMUSSI: eh, infatti 

TUNIS: è un casino.

TEMUSSI: un casino praticamente. Dài, domani mattina vado da Silvia (Cocco) e ti dico i tempi della convocazione.

TUNIS: fai la cortesia, fai la cortesia.

TEMUSSI: ciao compa’.

TUNIS: ciao ciao.

***

Prima di conversare sulle due selezioni aperte nell’assessorato all’Industria, Tunis e Temussi si scambiano confidenze sull’aria che tira in Regione, tra cui l’atteggiamento di Solinas. Uno dei passaggi più interessanti è comunque quello in cui Temussi svela le proprie ambizioni e cita il Crp, il Centro regionale di programmazione nel quale è stato nominato direttore solo dal primo gennaio del 2022 (si è dimesso a gennaio 2023 per andare a lavorare a Roma). Da ottobre 2020 al 31 dicembre 2021 ha ottenuto l’incarico di commissario straordinario della Asl unica Ats.

TEMUSSI: adesso lui (ovvero Solinas) è in campagna elettorale eccetera eccetera. Poi però quando c’è un varco magari riusciamo a trovarci una serata e ceniamo insieme 

TUNIS: guarda, io questa settimana me ne sto buono buono, perché non mi sento ancora bene, sono molto dolorante e quindi. 

TEMUSSI: poi un giorno cercheremo di organizzare una cena e ce ne stiamo un po’ assieme.

TUNIS: va bene 

TEMUSSI: io la verità lo sto sentendo spesso, mi sta chiamando spesso, quindi le cose che gli ho detto.

TUNIS: va bene, va bene, le persone che deve sentire le sta sentendo.

TEMUSSI: sì, sì, io tutte le cose che mi ha detto io le sto facendo.

TUNIS: le persone che deve sentire le sta sentendo… Perché insomma poi la gente non mantiene il sangue freddo in queste situazioni e fa casino. 

TEMUSSI: sì, lo sai cos’è? Che più aspetti e più girano nomi. Per dirti: ieri uno mi ha detto: “Ma tu in sanità?”, io gli ho detto: “No”. Io in sanità sono troppo ingombrante, sicuro che non ci vado; al Crp spero, visto che la delibera è già pronta, quindi sicuramente non vado in sanità (previsione sbagliata, ndr). Ultimamente bisogna stare veramente sottocoperta. Io adesso continuo a stare in Aspal a cuccia, nel mio cantuccio.

TUNIS: tanto, voglio dire, non è che sei… sei comunque nel… 

TEMUSSI: sì, sto tranquillo, ci sto bene.

TUNIS: nell’Ente sempre più importante della Regione.

TEMUSSI: esatto, sto bene. 

TUNIS: stare a cazzi tuoi. 

TEMUSSI: pero oggi veramente, cazz… è arrivato inc…

***

 La telefonata tra Temussi e Tunis si apre con uno scambio di battute su Alessandra Zedda e il rapporto della berlusconiana con Solinas. Allora era assessora al Lavoro, incarico dal quale si è dimessa l’8 novembre del 2022. Anche la Zedda è tra i ventuno indagati per le nomine in Regione. Temussi, da direttore di Aspal, ha lavorato insieme all’azzurra sino a ottobre del 2020.

TEMUSSI: tutto a posto, è passata la legge, tutto a posto. Alessandra se n’è andata via urlando, incazzata con Cristian. 

TUNIS: perché?

TEMUSSI: perché non l’ha manco cagata, non l’ha manco cagata, proprio la sta trattando a calci in culo, ieri è andata due volte in presidenza e non l’ha neanche ricevuta. 

TUNIS: ma è imbarazzante, anche io ho sentito, perchè Anita (Pili) mi ha fatto sentire insomma un paio di stringhe del coso della riunione.

TEMUSSI: sì, la sta crepando. Ma ieri è andata due volte: di mattina e di sera. Due ore fuori, alla fine alle otto e un quarto di nuovo. Mi ha chiamato alle otto e mezzo: c’aveva la bava alla bocca. “Non mi ha ricevuto”, mi ha detto. Le ho detto: “Ma tu stai continuando ad andare così, ti ammiro solo per il coraggio”.  Che vai a fare, a prendere calci in culo dal presidente? Oggi l’ha trattata male.

TUNIS: perché se la tiene, perché se la tiene… 

TEMUSSI: la sta strozzando, cioè arriverà, che se ti fidi, che si dimette lei, cioè la sta ammazzando.

TUNI: se ti fidi? 

TEMUSSI: se ti fidi, si dimette lei, la sta ammazzando.

TUNIS: eh, ma cosa fa? Apre una crisi da sola? Che cazzo apre… 

(1. Continua)

Alessandra Carta

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