Fino al 19 ottobre Olbia è il palcoscenico su cui si confronteranno le più avanzate tecnologie mondiali nel comparto della nautica e dell’Ict applicato ai sistemi di controllo. Quattro giorni di gare con match race, duelli, slalom, speed record, endurance race e championship race, 2 classi di imbarcazioni, 10 Università coinvolte, di cui 4 italiane, 2 team di studenti delle scuole superiori sarde (degli Istituti Amsicora e Deffenu), e poi laboratori, talk, pitches, workshop sui temi dell’innovazione, della sostenibilità, dello sport e dell’inclusione. La Sardinia Innovative Boat Week, manifestazione unica in Europa, è fondata sulla stretta sinergia tra sport, innovazione, sostenibilità ambientale e inclusione. Una sfida per imbarcazioni a propulsione solare, elettrica e alimentate a idrogeno, che rappresenta un format innovativo e che trae ispirazione dalla normativa Uim (Union Internationale Motonautique), sulle imbarcazioni sostenibili.
I team saranno formati da gruppi di ricercatori delle facoltà di ingegneria aerospaziale, fisica, informatica che nel mondo stanno lavorando da anni alla propulsione sostenibile nel settore nautico e alla costruzione di scafi con materiali high-tech. Saranno loro stessi a pilotare queste rivoluzionarie imbarcazioni che rappresentano la scommessa sul futuro della mobilità in mare.
Non solo gare ma ricerca scientifica finalizzata allo studio delle reazioni organiche dei piloti e all’applicazione dell’intelligenza artificiale nella nautica del futuro. Sono questi gli ambiti di studio che, nella Sardinia Innovative Boat Week, coinvolgono il dipartimento Universitario di Medicina e sanità pubblica dell’Università di Cagliari e il dipartimento di Ingegneria meccanica e aerospaziale del Politecnico di Torino. Il primo, grazie alla raccolta dei dati biometrici dei piloti prima e dopo le gare (pressione sanguigna, temperatura, battito cardiaco) vuole misurare le modifiche che l’organismo subisce quando è sottoposto allo stress di questo tipo di gara.
Le informazioni raccolte convergono in uno studio che da anni sta raccogliendo questo genere di dati durante le competizioni che si svolgono in diverse discipline, tra cui vela, ciclismo, kajak e altre.
Parallelamente il Politecnico del capoluogo piemontese, sta sperimentando dei dispositivi di precisione, che somigliano a delle antenne 5G e che, montati sulle imbarcazioni della manifestazione che si tiene in questi giorni ad Olbia, consentono l’acquisizione di un volume di dati importanti con l’obiettivo di creare dei modelli di intelligenza artificiale che possano competere con l’uomo, o addirittura sostituirlo, nella guida di queste imbarcazioni.
“Per l’anno prossimo – dice l’ammiraglio Ugo Bertelli, organizzatore della Sardinia Inovative Boat Week – stiamo pensando a uno slalom tra una barca guidata da un pilota umano e una guidata dall’intelligenza artificiale”. “Il passo avanti previsto per l’anno prossimo – aggiunge Andrea Fois, ingegnere impegnato su entrambi i progetti di ricerca – sarà quello di creare un campo di intelligenza artificiale capace di comunicare contemporaneamente con le stazioni di terra e i dispositivi sulle barche. Questo, insieme allo studio dei parametri biometrici dei piloti, consentirà nuove tipologie di gare, anche in altre discipline sportive. La Sardinia Innovative Boat Week, un progetto della Blu.E Matrix, è la prima competizione europea di livello mondiale tra barche alimentate a propulsione solare, guidate da team universitari di tutto il mondo impegnati nello sviluppo di una nautica sostenibile.