Gianluca Calabrò non è più il direttore generale dell’assessorato all’Industria. Il manager di via XXIX Novembre si è dimesso. Ma non è stato l’unico a lasciare. Anche negli uffici del Turismo si conta un addio: dall’incarico del servizio Trasferimenti se n’è andato il direttore Vincenzo Serra.
Dunque il Natale svuota due stanze di peso nello scacchiere della Regione. Calabrò, manager dal curriculum robusto, all’Industria è durato meno di sei mesi. Nominato dallo scorso primo luglio al posto di Giuliano Patteri, il Dg dimissionario ha deciso di scaricare l’assessora Anita Pili, qualunque sia il motivo. In via XXIX Novembre il manager era arrivato passando dall’Aspal, l’agenzia per le politiche attive del lavoro in cui ricopriva l’incarico di vicedirettore. E lì è tornato. Dicono felice come una pasqua dopo la parentesi all’Industria. Che in Sardegna è in crisi vera, e forse lavorare in quel settore non deve essere il massimo della soddisfazione.
A lieto fine pure la storia di Serra. Il direttore del servizio Trasferimenti (un gradino sotto il Dg) ha curato e guidato il bando a sportello delle polemiche. Quello che ha distribuito i soldi per la cultura con un click. Ci sono state esclusioni eccellenti, tra cui il Time in jazz di Berchidda, creatura di Paolo Fresu. Chissà se Serra sia rimasto a sua volta deluso per le proteste. Fatto sta che ha deciso di tornare all’Ats: un passo indietro che andava fatto entro la fine dell’anno. E pare che lo stipendio lì sia pure più alto. Adesso avanti altri due. (al. car.)