Roberto Neroni, il pensionato d’oro arrivato a cinque incarichi dentro la Fondazione Its Mo.So.S, deve sceglierne uno. L’Anac, l’Autorità nazionale per l’anticorruzione, gli ha dato quindici giorni di tempo per decidere quale ruolo unico vuole avere nell’ente che si occupa di mobilità sostenibile. L’Its nasce nel 2014 su impulso dell’Istituto tecnico Buccari-Marconi come incubatore di idee e per sostenere la specializzazione degli studenti. È finanziato dal ministero della Pubblica istruzione (Miur) e dalla Regione.
Neroni, 76 anni compiuti a gennaio, nella Fondazione è prima di tutto presidente e direttore operativo, incarichi a cui nel tempo aveva sommato quelli di Dg e di coordinatore di due progetti arrivando a votare il suo stesso aumento del compenso. Troppo per i soci del Mosos che hanno fatto partire la segnalazione all’Anac per sospetta incompatibilità.
L’Anticorruzione ha emesso il suo verdetto il 17 maggio con la delibera 221: l’ha firmata il presidente Giuseppe Busia che ha confermato la posizione irregolare assunta da Neroni. Il quale deve decidere entro il 3 giugno, scadenza dei quindici giorni. Non solo: a febbraio, poco dopo la pubblicazione dell’indagine Anac pubblicata da Sardinia Post, il pensionato d’oro venne scaricato anche dalla Città Metropolitana di Cagliari, uno dei soci del Mosos. Fu il consigliere delegato Alessandro Balletto a comunicare a Neroni il rifiuto di presentarsi a una sua convocazione e così sino a quanto l’Anticorruzione non avrebbe chiarito la posizione.
Adesso al Mosos. si libera un posto. A breve Neroni deve far sapere alla Fondazione cosa sceglie. Anche perché Balletto, che è della stessa parte politica di Neroni – ex di Forza Italia l’uno, sponsor Psd’Az il secondo – non glielo mandò a dire e spiegò che, a prescindere dall’esito Anac, “per motivi puramente di opportunità e prudenziali riteniamo che il presidente Neroni debba svolgere solo un’attività di ordinaria amministrazione per evitare di vanificare le opportunità create”.
Neroni in questi anni è arrivato a sommare sei incarichi, se si considera quello di amministratore unico all’Arst, la spa regionale del trasporto pubblico, sempre in quota Quattro Mori, poltrona tuttora occupata. E proprio la vicinanza con il partito di Christian Solinas e Nanni Lancioni ha fatto inserire Neroni nelle commissioni d’esame in Regione, selezioni pubbliche dubbie per il pm Andrea Vacca che ha iscritto Neroni sul registro degli indagati insieme allo stesso Solinas, a Lancioni e ad altre diciotto persone. Le accuse sono, a vario titolo, corruzione, abuso d’ufficio, falso, indebita induzione e turbata libertà nel procedimento di scelta del contraente. Al momento non è dato sapere se Anac stia facendo verifiche anche sulla compatibilità degli incarichi assunti da Neroni al Mosos e la guida dell’Arst.