Pensionato d’oro: 6 incarichi e si autoaumenta il compenso. L’Anticorruzione vigila

Alessandra Carta

Roberto Neroni, il pensionato d’oro della Regione che ha conosciuto nuova fortuna professionale col centrodestra di Christian Solinas, è sotto i fari dell’Anac, l’Autorità nazionale per l’anticorruzione. Tutto ruota intorno ai sei incarichi di Neroni dentro e fuori il Palazzo.

L’Anac sta verificando, in punta di diritto, tutta una serie di elementi rispetto ai quali la difesa del manager, in mano agli avvocati Giuseppe Macciotta e Cinzia Mazza, ha già chiarito un aspetto: “L’interessato è pronto alla rinuncia” di uno degli incarichi “qualora l’Autorità rilevasse la sussistenza dell’ipotesi di incompatibilità”.

Neroni è dall’8 settembre del 2020 amministratore unico dell’Arst, la spa regionale del trasporto pubblico, nominato per tre anni con la deliberazione 41/5 della Giunta Solinas. Incarico affidato in quota Psd’Az con lo sponsor soprattutto del consigliere regionale Nanni Lancioni, il sardista più fidato del presidente. Neroni, peraltro, approdava all’Arst dopo un periodo di gestione in Area, l’Agenzia regionale per l’edilizia abitativa, sempre su nomina politica su indicazione dei Quattro Mori.

Alla guida della spa pubblica – che Neroni da pensionato qual è svolge svolge senza prendere compenso (ma col rimborso in caso di spese sostenute) – si sommano cinque incarichi nella Fondazione Its Mosos, Mobilità sostenibile Sardegna, che ha sede legale in via Mercalli a Cagliari. L’ente nasce su impulso dell’Istituto tecnico Buccari-Marconi come incubatore di idee, ma anche per fare promozione sul settore di riferimento, si legge nello Statuto.

Nella Fondazione, Neroni è presidentedal 27 febbraio 2018 con la delibera numero 2 approvata dal Consiglio di indirizzo”, un incarico rinnovato il 25 febbraio del 2021 dallo stesso organo di governo dell’ente con l’atto numero 3. Poi: Neroni è anche il direttore generale dell’Its Mosos: la funzione gli è stato attribuita il 29 novembre 2019, a cui ha fatto seguito la riconferma il 25 febbraio del 2021. Dati e riferimenti documentali sono tutti contenuti nel verbale dell’Anticorruzione che ha aperto “un procedimento di vigilanza in ordine a una presunta incompatibilità ai sensi del decreto legislativo 39/2013, articolo 12 comma 1”.

Non è finito: all’Its Mosos il presidente e direttore generale è stato per un anno coordinatore finanziario del Progetto Tourismo, incarico ottenuto dalla Giunta esecutiva di cui lui stesso fa parte. Come risulta dalla deliberazione numero 2 datata 19 marzo 2019 e trovata online da Sardinia Post sul sito della Fondazione, Neroni ha firmato l’atto autoaffidandosi il compito dietro il corrispettivo di 10mila euro. Nella Giunta da cinque, quel giorno erano assenti in due: Giancarlo Della Corte e Italo Meloni. Votarono in tre: oltre a Neroni, Bonaria Spignesi e Matteo Muntoni.

Ancora: nella Fondazione del Buccari-Marconi, l’ex Dg della Regione è stato pure coordinatore finanziario del progetto Porto 5R. Anche qui lo stesso copione: il manager si è autoassegnato l’incarico, sempre il 19 marzo 2019, con un compenso di 30mila euro. Nella Giunta esecutiva si registrarono identiche assenze con tre voti su cinque, tra cui quello di Neroni.

Sulla gestione della Fondazione spunta un ulteriore documento: è datato 25 febbraio del 2021. L’ha votato il Consiglio di indirizzo e prevede un aumento di “1.500 euro netti” all’indennità prevista per il direttore generale, per il direttore di coordinamento della Progettazione e per il direttore dei Servizi amministrativi e finanziari. Anche in questa occasione, Neroni, in qualità di presidente dell’organo dell’Its Mosos, ha approvato il ritocco del suo compenso da Dg.

C’è dell’altro: Neroni nella Fondazione è pure Direttore operativo, è scritto sempre nel verbale col quale l’Anac ha acceso il faro sul caso del manager che “ha trascorso 40 anni a dirigere un lungo elenco di assessorato”, lo celebra l’Arst nella propria web (nella foto di copertina). I legali Macciotta e Mazza hanno mandato all’Anac una memoria scritta che la stessa Autorità, per il tramite dell’Ufficio vigilanza sull’imparzialità dei funzionari pubblici, ha richiesto alla difesa di Neroni lo scorso 19 gennaio.

Adesso Neroni deve solo aspettare che l’Anticorruzione faccia le sue verifiche e stabilisca l’irregolarità o meno di tutti gli incarichi sommati dall’amministratore dell’Arst che nel 2020, quando erano attivi tutti i contratti, ho toccato quota sei in un solo colpo. Non male per un pensionato che a gennaio ha compiuto 76 anni. Quando si dice ‘largo ai giovani’.

Alessandra Carta

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