Desirè Manca: “Ricevo ogni giorno oltre 200 segnalazioni di disservizi dai cittadini: la politica è scelta di vita”

Oltre 8.000 voti ottenuti alle ultime elezioni Regionali, la più votata di tutto il Consiglio. Desirè Manca, dopo i cinque anni all’opposizione, ha raccolto un consenso che l’ha poi proiettata in un ruolo nella Giunta guidata da Alessandra Todde

Assessora Manca, lei ha la delega al Lavoro ma ha detto che di sanità continuerà ad occuparsene. Come è il rapporto con il suo collega Bartolazzi?

Di grande collaborazione e di confronto, e non può che esser così. Per cinque anni mi sono occupata delle problematiche sanitarie di tutto il territorio regionale e ho acquisito una conoscenza ampia. La mia missione di vita, a prescindere dal ruolo che ricopro, è occuparmi della fragilità delle persone che si manifesta sia nell’ambito lavorativo che nell’ambito sanitario. Quindi se posso dare una mano anche in quest’ambito non mi tirerò mai indietro. Bartolazzi ha iniziato a gettare le basi per una riorganizzazione totale del sistema sanitario che per me è importantissima. C’è un grande lavoro da fare e c’è bisogno anche di tempo, non sarebbe giusto e neanche corretto parlare di soluzioni dopo circa 80 giorni effettivi di lavoro. Non ho mai promesso miracoli e non inizierò ora.

Come ha trovato la situazione del suo assessorato?

Al mio ingresso ho trovato fondi ministeriali mai programmati con fondi europei mai spesi e che abbiamo anche dovuto restituire.  

Diciamo allora che cosa ha fatto fino a ora.

Cito giusto i provvedimenti a cui tengo di più. Il progetto Filo Sardegna sulla formazione per un totale di 40 milioni di euro. Ci sono le imprese che richiedono determinate professionalità e quindi è fondamentale riuscire a formare il personale che poi deve essere successivamente assunto Io credo che questa delibera sia una assolutamente innovativa. In tutto il mondo, ad esempio, si parla di Intelligenza Alternativa e noi dobbiamo stare al passo con i tempi. Abbiamo poi approvato una delibera sul progetto So.La.Re. che sostiene le imprese di tutto il sistema del turismo. Un altro provvedimento riguarda l’incentivazione all’assunzione di persone con disabilità che prevede sia un aiuto nella formazione che nell’accompagnamento per tutte le aziende e anche per l’adeguamento delle infrastrutture e l’abbattimento delle barriere architettoniche. La prossima settimana porterò una delibera sui bonus a favore di imprese che assumeranno gli over 50. Ci sono tanti strumenti a favore di giovani, e li prevediamo anche noi, ma vogliamo occuparci anche di chi è stato espulso dal mondo del lavoro.

Dica la verità, un po’ le manca l’opposizione?

Per niente perché ho finalmente gli strumenti per poter intervenire con azioni importanti, decisive e significative per la nostra Regione. 

E invece la responsabilità per quegli oltre 8.000 voti ricevuti le pesa?

Sento la responsabilità ma non mi pesa. La maggior parte di questa fiducia arriva da persone che mi hanno conosciuto in questi anni e che forse mi hanno visto come la rappresentazione della loro voce.  Quindi, ritornando alla domanda: per me quel consento è un incentivo per continuare a lavorare e proporre progetti di ripartenza per il nostro territorio.

La chiamano ancora per segnalare disagi o disservizi?

Ricevo mediamente 200 messaggi al giorno. 

Sta continuando a raccontare quello che sta facendo sui social, così come ha fatto dall’inizio della sua carriera politica.

Mi faccia precisare che per me non è una carriera politica. La mia è una scelta di vita, quella di mettermi a disposizione dei sardi da persona libera. Per quanto riguarda i social, credo tantissimo nella comunicazione e voglio continuare ad avere il rapporto diretto che ho instaurato in questi anni. È giusto che li informi sulle azioni e sugli obiettivi che voglio portare avanti.  

È ancora presto ma c’è qualcosa di questo primissimo periodo di governo che non è andata come avrebbe voluto?

Fino ad ora nel mio settore sono molto soddisfatta di quello che siamo riusciti a fare. Io voglio però guardare ai fatti concreti come quelli che stiamo cercando di realizzare con i lavoratori ex Air Italy. Parliamo di più di 70 persone per le quali, come Regione, stiamo cercando di arrivare ad un accordo con una società multinazionale di manutenzioni per la loro assunzione. Gli obiettivi sono tanti ma è solo dai risultati che riusciremo ad ottenere che saremo giudicati. 

Massimo Angelo Sechi

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