Selezione all’Arst fatta ‘in famiglia’ con il Mosos: tutto in mano allo stesso presidente

Il manager dei sei incarichi svolti insieme – e sul quale l’Autorità nazionale per l’anticorruzione ha aperto una procedura di vigilanza – fa notizia anche per un’altra vicenda. Tutto si recupera dal sito ‘Concorsi’ dell’Arst, la spa regionale del trasporto pubblico di cui Roberto Neroni è amministratore unico, nominato dalla Giunta di Christian Solinas l’8 settembre del 2020 con la delibera numero 45/1.

Adesso viene fuori che Neroni (nella foto di copertina) ha in qualche modo giocato ‘in famiglia’ tra l’Arst e la Fondazione Its Mosos: da capo della spa regionale ha firmato una selezione pubblica aperta agli studenti dell’altro ente di cui il manager è presidente, direttore generale e direttore operativo, con tanto di compenso aumentato di 1.500 euro per uno degli incarichi svolti.

Il conflitto di interessi sembra esserci tutto e vale più di una sovrapposizione. Anche societaria non solo personale: l’Arst, come detto, è partecipata al 100 per cento dalla Regione che insieme al Miur, il ministero della Pubblica istruzione, finanzia l’Its Mosos. Intrecci di cui Neroni non pare aver tenuto conto.

Il bando in questione è stato pubblicato il 21 marzo del 2022 con scadenza dieci giorni dopo. Si legge nell’oggetto: “Selezione pubblica per l’ammissione al corso di formazione presso la Fondazione Its Mosos per il conseguimento del diploma di tecnico superiore agente di condotta e finalizzato all’assunzione presso Arst spa con contratto di apprendistato di alta formazione e ricerca, full time o part time. Durata 12 mesi”.

In buona sostanza Neroni ha predisposto un bando – la firma in calce è la sua – per far transitare gli studenti del Mosos in Arst con “possibilità di assunzione a tempo indeterminato allo scadere del contratto di apprendistato di alta formazione e ricerca, secondo le esigenze operative” della spa stessa. Quindi: il presidente di una Fondazione si dà da fare per aiutare i suoi studenti a trovare occupazione trovando spazio nella società pubblica che dirige da amministratore unico su nomina politica. Per fortuna che nel bando, all’articolo 1, si legge una precisazione: il reclutamento dei futuri assunti all’Arst avverrà “sulla base di apposita graduatoria di merito”. Menomale, ci mancava solo un criterio diverso.

Ai colloqui sono stati ammessi in 71. Nella graduatoria con “trentasei mesi di validità”, gli idonei sono stati 43. In calce a tutti gli atti sempre la firma del manager Neroni che un po’ ha esercitato da ufficio di collocamento. Per i suoi studenti, grazie al cielo.

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