Il sindacato Federmar-Cisal a Toninelli: “Tirrenia assicura continuità via mare”

Continuano a far discutere le dichiarazioni di Danilo Toninelli, il ministro dei Trasporti che oggi, da Cagliari, ha aperto la guerra a Tirrenia promettendo di smantellare “in pochi mesi il monopolio” che, secondo l’esponente del Governo, esiste nei collegamenti marittimi in Sardegna. Contro il ministro si schiera Alessandro Pico, segretario generale di Federmar-Cisal, il sindacato che tra i marittimi di Tirrenia conta il maggior numero di iscritti.

“Replico – si legge nell’incipit di una nota – alle assurde affermazioni del ministro Toninelli. Affermazioni non hanno motivo di essere prese in considerazione, in quanto un vero monopolio di Tirrenia non esiste. Questi soldi – è il riferimento di Pico alla convenzione – servono esclusivamente per dare quella giusta continuità territoriale che, nei periodi di cosiddetta bassa stagione, non permetterebbero a nessun mezzo di locomozione di poter aggiungere la Sardegna”.

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Il segretario di Federmar-Cisal anticipa: “Domani faremo una richiesta formale al ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture, affinché possa sedersi al tavolo con noi e discutere esattamente a che condizioni intenda portare avanti le eventuali dismissioni, nel luglio 2020, della Compagnia italiana di navigazione (Cin-Tirrenia) che in
questi settant’anni di Repubblica ha onorato, nel bene e nel miglior modo possibile, quelle che sono le esigenze del Popolo della Sardegna”.

Pico sottolinea ancora: “Naturalmente, se Toninelli non convocherà l’organizzazione sindacale maggiormente rappresentativa dei lavoratori della Tirrenia dovrà aspettarsi quanto meno e quanto prima il blocco totale dei collegamenti con la Sardegna. Intendo aggiungere – ha proseguito Pico – che queste dichiarazioni di Toninelli sembrano il frutto infausto di quanto possa essere un potere politico asservito al potere economico. Tutto ciò è assurdo. E di più: le dichiarazioni del ministro sono quasi di parte rispetto un certo tipo di armatori che sfruttano lavoratori extracomunitari usufruendo inoltre di leggi che favoriscono gli stessi ad avere il totale sgravio del costo del lavoro. Se cosi fosse – è il passaggio finale di Pico – allora Toninelli& C. si preparino ad aggiungere altri 5.000 ex lavoratori negli aventi diritto al reddito di cittadinanza”.

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