I sindacati dei medici chiedono alla Regione “l’immediato ritiro della delibera 13/24”. La delibera ‘taglia-sicurezza’, quella che contiene le regole da rispettare negli ospedali. Il testo, come raccontato da Sardinia Post, copia le disposizioni previste dall’Istituto superiore di sanità. Ma risulta che la Regione ha lasciato fuori alcune norme, di fatto depotenziando la tutela di medici, infermieri e operatori socio-samnitari, oltre che quella dei pazienti.
La richiesta è contenuta in una lettera spedita al presidente della Regione, Christian Solinas, e all’assessore alla Sanità, Mario Nieddu. In calce le firme di Susanna Montaldo (Cosmed); Maria Elisabetta Piu (Anaao Assomed); Cesare Iesu (Aaroi Emac); Massimiliano Picoi (Fvm). Per i medici della Sardegna la delibera ‘taglia-sicurezza’ va ritirata perché “non rispondente ai dettami del decreto legisaltivo 81/2008”, hanno scritto i sindacati.
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Il dl in questione è il testo unico sulla sicurezza e la salute nei luoghi di lavoro. Per i medici, la delibera “è pericolosa per la salute dei sanitari e dei cittadini”. I quattro sindacati si sono portati avanti coi compiti e nella stessa missiva anticipano che nel caso in cui la Regione non ritiri la delibera “verranno posti in essere tutti gli atti necessari a tutelare le aperti in causa”.
La richiesta dei medici arriva in piena emergenza contagi: in Sardegna il prezzo più alto lo stanno pagando i lavoratori degli ospedali, con un 50 per cento di casi diffusi proprio tra medici, infermieri e operatori socio-sanitari. Un dato aggiornato a ieri pomeriggio, quanto i positivi al test erano 206. In serata, con l’aggiornamento delle 18, si è saliti a 293: un più 87 che potrebbe aver ulteriormente aumentato la percentuale dei contagi negli ospedali. Ma l’Ufficio stampa della Regione non ha ancora fornito il dato. (al. car.)