È stata inaugurata lo scorso venerdì 19 febbraio la nuova sede della Commissione Territoriale per il Riconoscimento della Protezione Internazionale di Cagliari: l’istituto, nato nel novembre 2014 fa con decreto del Ministero dell’Interno e temporaneamente alloggiato nella Prefettura, ha trovato casa in alcuni locali all’interno dell’ex Carcere di Buon Cammino.
La soluzione è stata individuata dall’Agenzia Regionale del Demanio e dal Provveditorato Opere Pubbliche per la Sardegna: da venerdì dunque i lavori della Commissione saranno accolti in uno spazio dedicato.
Compito della CT, composta da quattro membri (due del Ministero dell’Interno, un rappresentante per la Sardegna e uno dell’Alto Commissariato per i rifugiati delle Nazioni Unite) è quello di valutare le richieste di protezione internazionale presentate dai migranti che approdano nel territorio italiano. Chi si vede riconosciuto lo status di rifugiato ottiene un permesso di soggiorno di cinque anni. La Commissione può anche non riconoscere lo status di rifugiato e concedere una protezione sussidiaria valida tre anni, se ritiene che sussista un rischio effettivo di un grave danno in caso di rientro nel paese d’origine, oppure una protezione per motivi umanitari.
Nel 2015 la Commissione Territoriale per la Sardegna ha ricevuto tremila istanze per il riconoscimento di protezione internazionale. Sono state 2300 le risposte: solo il 20% positive, le altre rigettate per vari motivi. Chi si vede respinta la richiesta può presentare ricorso e attendere una nuova decisione.
Francesca Mulas
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